Perché l’80% degli italiani preferisce la settimana lavorativa corta. Un’indagine svela i vantaggi per la vita personale e lavorativa.
Il panorama lavorativo in Italia è in continua trasformazione e la settimana lavorativa corta è al centro del dibattito. Secondo una recente indagine condotta da NielsenIQ per Pulsee luce & gas, il brand digitale di Axpo Italia, ben l’80% degli italiani è favorevole alla settimana lavorativa di quattro giorni. Questo cambiamento è visto come un’opportunità per migliorare il benessere personale e l’equilibrio tra lavoro e vita privata.
I vantaggi dello smart working
Lo studio ha rivelato che un terzo degli italiani lavora in modalità full remote o ibrida, con il lavoro da casa che rappresenta il 37% delle ore totali di lavoro. Tra i benefici principali dello smart working figurano la riduzione dei tempi di spostamento (77%), che in media ammontano a 41 minuti, e il risparmio sui costi di viaggio e pranzi di lavoro (72%), stimato intorno ai 124 euro mensili.
Un altro vantaggio significativo è la migliore gestione del work-life balance, apprezzata dal 64% degli intervistati. Tuttavia, lo smart working presenta anche delle sfide: l’isolamento sociale (59%), la sedentarietà (58%) e la difficoltà nel separare lavoro e vita privata (44%) sono i problemi più comuni.
La maggior parte degli intervistati (oltre il 70%) dispone dei dispositivi necessari per lavorare da casa, ma solo il 26% ha una seduta ergonomica, il 14% un piano di lavoro regolabile in altezza e l’11% un poggiapiedi.
L’impatto sociale della settimana corta
La settimana corta potrebbe avere un impatto positivo anche sulla vita familiare. Circa la metà del campione (48%) ha figli, e di questi, il 66% li gestisce autonomamente o con l’aiuto dei nonni. Solo l’11% si affida a baby-sitter o altre figure professionali, con una spesa media di 115 euro al mese. Tre intervistati su quattro ritengono che la settimana corta potrebbe migliorare la gestione dei figli.
Anche la cura dei familiari anziani o con disabilità potrebbe beneficiare della settimana corta. Il 35% degli italiani si occupa personalmente di questi familiari, mentre il 65% ricorre a un aiuto esterno, con una spesa media di 540 euro mensili. Per l’85% dei caregiver, la settimana corta offrirebbe un’opportunità per prendersi cura dei propri cari con maggiore autonomia.
Inoltre, la settimana corta è vista positivamente per l’aumento della soddisfazione personale (63%) e il tempo di qualità da dedicare alla famiglia e agli amici. Tuttavia, ci sono anche preoccupazioni riguardo l’aumento del carico di lavoro durante i giorni lavorativi (51%) e la maggiore pressione e stress (37%).