La proposta della settimana lavorativa corta viene approvata dal 66% dei lavoratori a patto di avere stesso stipendio.
Grandi dimissioni, quitfluencer, quiet quitting: questi sono solo alcuni delle problematiche che hanno caratterizzato il mondo del lavoro nel 2022, portando il dibattito sulla settimana lavorativa breve ad essere sempre più frequente.
Una recente indagine ha rivelato che il 66% delle persone interessate a lavorare solo quattro giorni alla settimana sarebbe disposto a farlo solo se il salario rimanesse lo stesso, mentre solo il 10% considerebbe una diminuzione del proprio stipendio.
La settimana lavorativa di quattro giorni è vista da molti come una possibile soluzione per combattere la stanchezza cronica e migliorare la qualità della vita.
Sebbene ci siano ancora molte incertezze e dubbi sulla praticabilità di questa proposta, è evidente che il dibattito intorno al tema è sempre più acceso, con molti che cercano di trovare un equilibrio tra lavoro e vita privata.
L’azienda ha condotto un’indagine approfondita sulla possibilità di adottare una settimana lavorativa di quattro giorni in cui solo il 10% dei lavoratori sarebbe disposto ad accettare una riduzione salariale. Tuttavia, l’indagine ha rilevato un interessante risultato del 18% dei lavoratori che sarebbe disposto ad aggiungere un’ora in più ai loro giorni lavorativi per poter godere della settimana breve.
La ricerca ha coinvolto più di 2mila persone, e ha incluso anche l’utilizzo dei canali social dell’azienda per raccogliere i dati. Questi risultati suggeriscono che la settimana lavorativa di quattro giorni potrebbe avere un potenziale interesse per i lavoratori, ma solleva dubbi sulla fattibilità dell’implementazione senza impattare negativamente sui guadagni dei dipendenti.
I contro della settimana lavorativa
La condotta dell’indagine sulla settimana lavorativa di quattro giorni ha evidenziato che non tutti i lavoratori sono favorevoli a questa proposta. In particolare, coloro che hanno espresso dubbi riguardo alla settimana corta hanno puntato l’attenzione su quattro problematiche principali.
Il 33% degli intervistati teme che la riduzione della settimana lavorativa comporterebbe una diminuzione dello stipendio, mentre il 27% ritiene che questo sarebbe accompagnato da un aumento del carico di lavoro, con la conseguenza di prolungare le ore lavorative fino a tarda sera o anche nei giorni di riposo.
Inoltre, il 23% dei lavoratori ritiene che la settimana lavorativa di quattro giorni porterebbe ad un maggiore stress durante gli altri giorni lavorativi, mentre il 17% crede che potrebbe essere dannosa per la carriera lavorativa, rallentando il percorso di ascensione sociale.
Tali rilievi sollevano dubbi sulla fattibilità dell’implementazione della settimana lavorativa ridotta, anche se potrebbe rappresentare un’opzione interessante per i lavoratori che non rientrano in queste quattro categorie.