Il critico d’arte Vittorio Sgarbi si è scagliato contro le piste ciclabili a Milano perché deturpano i viali storici della città.
Il sottosegretario della Cultura Vittorio Sgarbi ha parlato delle recenti demolizioni a Milano intervistato dal Corriere della Sera. Il critico confessa le pressioni sulla soprintendente per porre vincoli su beni senza motivo. Tra le varie cose, ammette anche il suo odio verso le piste ciclabili che sono un “orrore” che “deturpano” i viali della Milano francese.
Sono molte le cose che non vanno a genio a Sgarbi nel capoluogo milanese. Per lui non bisognava demolire i padiglioni della vecchia fiera per costruire il quartiere di CityLife, e le piste ciclabili di Corso Sempione sarebbero un “orrore che deturpa i viali della Milano francese come Corso Sempione“. Si tratta di una dichiarazione alquanto grave perché in Italia purtroppo ci sono fin troppo poche piste ciclabili e la sicurezza stradale per i ciclisti è poco garantita.
La grave dichiarazione del sottosegretario
A Milano, su tutte, i ciclisti muoiono di continuo nel traffico eccessivo della città. La pista ciclabile di Corso Sempione servirà a eliminare le centinaia di auto parcheggiate in modo selvaggio sulle aiole deturpando anche alberi secolari. Sono molte le vie storiche a Milano che vengono deturpate di continuo, questo è certo, ma le responsabili non sono certamente le piste ciclabili quanto piuttosto la circolazione di automobili.
Come sottolinea Art tribune, Milano è infatti l’unica città d’occidente che incoraggia e tollera la sosta delle vetture sui marciapiedi. Auto, anche suv, che percorrono viali ottocenteschi e sostano i aree verdi. Questa è la deturpazione del paesaggio milanese, non certo le piste ciclabili che servono a evitare tutto ciò e il crescente afflusso di auto in città.