Il calciatore tunisino si è dato fuoco davanti alla stazione di polizia: “Sono stato ingiustamente accusato di terrorismo”.
Nizar Aissaoui, calciatore tunisino di 35 anni, nella giornata di ieri si è dato fuoco davanti alla stazione di polizia di Haffouz, a Kairouan. Il gesto era stato preceduto da un video postato da lui sui social, in cui spiegava di essere stato accusato ingiustamente di terrorismo.
La vicenda
Dopo essersi recato in questura per sporgere denuncia contro un commerciante di banane, con cui aveva avuto una discussione, Nizar Aissaoui aveva postato un video su Facebook in cui “di essere stato ingiustamente accusato in un caso di terrorismo”. Come un preludio della tragedia, il 35enne si dà alle fiamme poco dopo.
Il calciatore è stato portato all’ospedale “Aghlabiti” di Kairouan, per essere poi trasferito al Centro grandi ustionati di Ben Arous con un’ambulanza speciale. A dichiararlo alla radio locale Mosaique Fm, il governatore Mohamed Bourguiba. Aouissaoui ha militato per l’Union Sportif de Monastir, El Gaouefel di Gafsa, Jeridet Tozeur e l’Espoir Sportif di Haffouz.