Tesla apre uno showroom nello Xinjiang, scoppia la polemica

Tesla apre uno showroom nello Xinjiang, scoppia la polemica

Tesla nella bufera per aver aperto uno showroom nello Xianjiang. Gli attivisti chiedono di chiuderlo per il genocidio degli uiguri.

ROMA – E’ bufera su Tesla per aver aperto uno showroom Xianjiang. Come riferito dall’Ansa, la decisione di Elon Musk di dare vita a questa struttura è stata fortemente criticata dagli attivisti visto che questa area è stata accusata di violazioni dei diritti umani degli uguri.

Secondo diverse associazioni, aprire uno showroom in questa area significa “sostenere economicamente il genocidio“, ma da parte di Musk non c’è nessuna intenzione di fare un passo indietro.

Gli attivisti: “Nessuna azienda americana dovrebbe affari in questa area”

La decisione di Elon Musk, come detto, è stata fortemente criticata dagli attivisti. “Nessuna azienda americana – ha detto il presidente di una associazione – dovrebbe fare affari in una zona dove è in corso una campagna di genocidio religioso e di una minoranza etnica“.

Una chiara posizione condivisa anche dallo stesso Joe Biden. Il presidente americano, infatti, nelle scorse settimane ha firmato un provvedimento che vieta l’import di prodotto da questa area a meno che le aziende non dimostrino che il lavoro non è stato frutto di uno sfruttamento.

Elon Musk

Nessun passo indietro da parte di Elon Musk

Elon Musk non sembra essere intenzionato a fare passi indietro su questo showroom. La Tesla ha intenzione di continuare a scommettere su questa zona e sicuramente non ci sarà nessuna chiusura come richiesto anche dagli stessi attivisti.

Ma la decisione ha aperto una discussione anche a livello internazionale. Resta da capire se in futuro anche altre multinazionali andranno ad investire in queste zone considerate a rischio oppure si continuerà a tenere la linea decisa da molti leader politici di non investire in aree come quella Xianjiang. Una vicenda destinata sicuramente a riservare diverse novità nelle prossime settimane.