Si valuta l’ipotesi di avviare la produzione del vaccino contro il Covid in Italia. Ma ci sono diversi ostacoli da superare. Giorgetti convoca le aziende.
Si lavora concretamente all’ipotesi di avviare la produzione dei vaccini contro il Covid in aziende italiane. Dopo mesi di supposizioni e progetti più o meno concreti, il dossier inizia a prendere forma. Il ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti ha in agenda un appuntamento con il Presidente di Farmindustria per fare il punto della situazione ed iniziare a valutare l’effettiva fattibilità dell’idea.
Si valuta l’ipotesi di avviare la produzione del vaccino contro il Covid in Italia
L’ipotesi al vaglio degli addetti ai lavori è quella di convertire gli stabilimenti nei quali si produce il vaccino contro l’influenza. Ma qui si pone un problema non di poco conto. Se si optasse per questo scenario, l’Italia il prossimo autunno non avrebbe dosi a sufficienza di vaccino contro l’influenza.
L’idea di avviare la produzione del vaccino contro il Covid in Italia c’è, prende forma ma non è semplice. Uno dei problemi principali sarebbe legato alla mancanza di bioreattori, la macchina utilizzata per la produzione dei vaccini.
Per superare il problema, le industrie italiane potrebbero occuparsi della fase della produzione del vaccino, ossia l’infialamento.
Da Farmindustria fanno sapere inoltre che i tempi per la produzione sono tutt’altro che brevi. Si parla di mesi, tempi lunghi. Bisogna dunque valutare la bontà del progetto, che potrebbe essere valido se consideriamo che il vaccino contro il Covid potrebbe essere prodotto e somministrato anche nei prossimi anni. Proprio come il vaccino antinfluenzale.
La posizione dell’Unione europea. Colloquio Draghi-Merkel sui vaccini
Intanto anche l’Unione europea si muove per quanto riguarda la produzione e la distribuzione dei vaccini. In occasione del prossimo Consiglio europeo si dovrebbe parlare anche del coinvolgimento di diversi paesi europei nella filiera di produzione del vaccino contro il Covid.
Proprio in vista del vertice europeo, è andato in scena un colloquio tra il premier italiano Mario Draghi e la cancelliera Angela Merkel. I due, stando a quanto emerso, hanno parlato proprio dei vaccini.
L’idea sarebbe quella di spingere Bruxelles ad avviare una gestione condivisa dell’emergenza sanitaria, fissando un percorso comune o almeno una strategia di collaborazione tra tutti i Paesi europei.