Siccità: le regioni che presentano il piano di emergenza

Siccità: le regioni che presentano il piano di emergenza

Trovare una soluzione comune per uno stato d’emergenza nazionale non era facile. Per questo le regioni agiscono autonomamente.

La siccità non si arresta perché oltre i temporali sporadici che non fanno che peggiorare la situazione come quelli avvenuti a Torino in questi giorni, non piove da mesi. Le temperature sono sempre più alte e l’agricoltura ne paga le conseguenze. Arrivano le prime proposte di piano d’emergenza da parte delle singole regioni: Lombardia e l’Emilia Romagna, lo hanno già presentato mentre stanno per farlo anche Piemonte, il Veneto e il Friuli Venezia Giulia.

Il presidente del Consiglio Mario Draghi lunedì 4 luglio darà il via ai piani di emergenza regionali. Inoltre, il decreto legge siccità, ovvero quello che contiene le misure di contrasto alla scarsità di acqua e il potenziamento e adeguamento delle infrastrutture idriche, istituisce un commissario straordinario per affrontare questo problema. Questo provvedimento sarà la settimana prossima sul tavolo del Consiglio dei ministri.

Lago Maggiore, Isola Bella e Stresa

Fiumi paludosi e laghi vuoti

L’Anbi, l’associazione che riunisce i consorzi per la gestione e la tutela del territorio e delle acque irrigue, ha lanciato l’allarme. Lo svuotamento dei laghi, la poca neve sulle montagne, il livello basso dei fiumi e l’aumento del cuneo salino sono indicatori per un’emergenza. Oltre alle regioni che si apprestano a segnalare lo stato di emergenza, la situazione peggiora anche al centro. Nelle Marche si rischia il razionamento delle risorse idriche. La Toscana è per il 90% in condizioni di siccità estrema. Anche il Lazio sta vivendo una situazione idrica drammatica dove aumentano anche gli incendi.

Anche in Emilia-Romagna la portata dei fiumi continua a calare. L’80% dei territorio è in zona rossa. Stessa situazione anche in Veneto e in Lombardia dove il problema grave riguarda l’agricoltura. I laghi non se la passano meglio dei fiumi. La carenza di neve sta svuotando progressivamente i laghi come il Lago Maggiore che avrebbe bisogno di oltre due milioni e mezzo di metri cubi di acqua.