Siccità, la situazione drammatica del centro Italia

Siccità, la situazione drammatica del centro Italia

La situazione è grave: la siccità a cui stiamo assistendo ha portato ad una grave crisi idrica. Ma questo è soltanto l’inizio dei problemi.

La siccità e la conseguente crisi idrica a cui stiamo assistendo in questi giorni è concentrata prevalentemente al Centro Italia. Difatti, l’epicentro della crisi si è spostato da Nord al centro. Nonostante un lieve miglioramento nelle regioni del Nord grazie alle piogge dei giorni scorsi, la situazione rimane critica. Ad essere coinvolte le regioni del Centro Italia Marche, Toscana e Lazio. Attualmente il governo Draghi sta pensando delle misure per contenere i danni.

L’Associazione Nazionale Consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue, anche detta Anbi, ha lanciato l’allarme. Si sta verificando nelle regioni del centro lo svuotamento dei laghi, a causa delle poche nevicate verificatesi in inverno. Il livello del Po continua a rimanere basso, così l’Autorità di bacino ha nuovamente richiesto una riduzione del 20% sui prelievi irrigui, effettuati per contrastare la risalita del cuneo salino.

La crisi dell’agricoltura

Anche l’agricoltura è in crisi. A causa della siccità, i prezzi dei prodotti agricoli sono saliti alle stelle. Le rotoballe di foraggio, ad esempio, sono passate da 50 a quasi 100 euro a balla. Quasi il doppio del prezzo a cui siamo abituati. Anche nelle Marche “ormai si rischia il razionamento degli approvvigionamenti idrici”,ha annunciato l’Anbi.

La siccità colpisce Lombardia alla Sicilia, Piemonte, Molise, Veneto e Lazio, ma anche Toscana e Puglia. I raccolti del 2022 sono piuttosto scarsi. Le città razionano le riserve idriche, l’acqua destinata all’agricoltura è praticamente finita. Il Po è in secca, una situazione che non si verificava da 70 anni. La Toscana vede il 90% del territorio in una condizione di siccità estrema. La situazione nel Lazio è disastrosa: quasi 500 interventi dei vigili del fuoco per domare gli incendi. Il Tevere conta molte zone paludose.

Urgono provvedimenti da parte del governo

Il governo deve prendere in fretta provvedimenti. Sapevamo che, a causa dell’elevato inquinamento, saremo arrivati ad una situazione del genere. Ma questo è soltanto l’inizio. Finché il governo non metterà in atto delle misure specifiche che contengano l’inquinamento, il singolo cittadino si sentirà legittimato a continuare a comportarsi come se il problema non esistesse.

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