La procura di Caltanissetta ha disposto il carcere per Antonello Montante, già agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta su Sicindustria. Secondo i magistrati c’era il pericolo di inquinamento delle prove.
CALTANISSETTA – Antonello Montante è stato arrestato dalla squadra mobile di Caltanissetta. L’ex presidente di Sicindustria, già agli arresti domiciliari, è stato tradotto in carcere dalla polizia su disposizione della Procura del capoluogo nisseno. Secondo i magistrati, Montante avrebbe tentato di inquinare le prove e così il giudice delle indagini preliminari Maria Carmela Giannazzo ha disposto d’urgenza il provvedimento. Le accuse nei suoi confronti sono di associazione a delinquere con la finalità di spiare i magistrati di Caltanissetta e di orientare la gestione dei fondi pubblici dell’assessorato regionale Attività produttive. Due anni fa, nella villa di Serradifalco, la polizia aveva scovato una stanza segreta piena di dossier.
Secondo il fascicolo della Procura, Montante, nel giorno del suo arresto, si sarebbe barricato in casa all’arrivo dei poliziotti e avrebbe bruciato diversi documenti e quattro per drive.
Si presume che il materiale distrutto dall’ex presidente di Sicindustria potesse contenere materiale compromettente, prove che avrebbero potuto confermare i dubbi degli inquirenti.
Il coinvolgimento di Crocetta
L’inchiesta della Procura di Caltanissetta riguarda una trentina di persone, tra cui l’ex governatore della Sicilia Rosario Crocetta. Secondo gli inquirenti “l’associazione a delinquere” si sarebbe fondata su un patto di scambio: Rosario Crocetta avrebbe nominato gli assessori Linda Vancheri e Mariella Lo Bello, vicine a Montante, le quali a loro volta avrebbero assicurato finanziamenti alle iniziative del presidente di Sicindustria. In cambio, quest’ultimo avrebbe ricambiato il favore finanziando la campagna elettorale del 2012 del Megafono (il movimento politico fondato da Crocetta).
