Sicurezza in Italia: allarme terrorismo, misure rafforzate

Sicurezza in Italia: allarme terrorismo, misure rafforzate

L’Italia ha rafforzato le misure di sicurezza in risposta agli eventi internazionali, il rischio terrorismo dilaga anche nel bel paese.

Dopo l’attacco di Hamas a Israele, l’Italia ha immediatamente rafforzato la sicurezza, in particolare per i luoghi sensibili a rischio terrorismo. La presidente del Consiglio, Meloni, ha evidenziato il “rischio emulazione” durante la sua visita al Ghetto ebraico di Roma. Con oltre 4.000 obiettivi monitorati solo nella Capitale, l’intelligence italiana è in costante allerta.

Rafforzamento della sicurezza post-attacco

Il conflitto tra Hamas e Israele ha portato ad un innalzamento del livello di sicurezza in tutto il paese. La sorveglianza è stata potenziata, come confermato dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. Questa mossa segue l’aumento dell’allerta terrorismo iniziato nel febbraio 2022, a seguito del conflitto tra Russia e Ucraina e dell’ondata di sbarchi di migranti.

Focus sull’intelligence e monitoraggio

Diego Parente, direttore centrale della polizia di prevenzione, ha sottolineato il “rischio di infiltrazioni” all’interno dei flussi migratori. Con 146 foreign fighters monitorati in Italia, l’attenzione è rivolta ai combattenti che ritornano da teatri di guerra come Siria e Libia.

Dopo l’attacco di Hamas, i piani di emergenza sono stati aggiornati. I servizi di emergenza, come il 112 e il 118, sono stati sensibilizzati in caso di attacchi a obiettivi ebraici e altri luoghi sensibili. Il prefetto di Roma, Lamberto Giannini, ha rassicurato che, nonostante non ci siano situazioni di allarme particolare, la vigilanza è stata rafforzata.

In tutta Italia, la sicurezza è stata potenziata non solo per obiettivi legati a Israele e Palestina, ma anche per sedi istituzionali, ambasciate, musei e luoghi di culto. Stazioni ferroviarie, porti e aeroporti sono sotto stretto controllo, con verifiche incrociate sui passeggeri in transito.

L’attenzione si estende anche alle carceri italiane, dove potrebbero essere presenti cellule attive. L’Aeronautica militare è incaricata di intercettare velivoli sospetti, e l’uso di droni è stato implementato per monitorare e neutralizzare altri droni in transito illegale.

Infine, vengono effettuati controlli su ospiti sospetti o non registrati in strutture ricettive, con particolare attenzione ai permessi di soggiorno irregolari e ai contratti di lavoro di cittadini stranieri non residenti.