Silvia Salis, nuova sindaca di Genova, propone un incontro con la premier Giorgia Meloni. Un gesto istituzionale o l’inizio di un confronto.
Genova, città dal passato glorioso e dal presente in continua evoluzione, ha recentemente vissuto un cambiamento significativo nella sua leadership politica con l’arrivo di Silvia Salis. Dopo otto anni di amministrazione di centrodestra, la città ha scelto di affidarsi a una nuova guida: Silvia Salis, ex atleta olimpica e vicepresidente del Coni, sostenuta da una coalizione di centrosinistra. La sua candidatura ha rappresentato una novità nel panorama politico locale, attirando l’attenzione per il suo profilo trasversale, che unisce sport, cultura e politica.
A elezione appena conclusa, Salis ha commentato così: “Credo che l’esempio di Genova debba portare un’altra riflessione che non è sulla mia persona, ma è sul metodo e sugli effetti del metodo.” E ha aggiunto: “Quando il campo progressista si unisce – ha spiegato – leva alla destra l’unico argomento, che è la divisione del campo progressista. E, se levi questo argomento alla destra, rimangono solo gli attacchi personali, gli attacchi non nel merito ma su dove vai in vacanza, su come ti vesti”.

Un messaggio alla premier
In un’intervista a Repubblica poco dopo la vittoria, la neosindaca ha dichiarato: “Spero di incontrarla presto per capire come possiamo lavorare insieme per il bene della città”, riferendosi alla premier Giorgia Meloni. Una proposta che ha colto molti di sorpresa, lasciando spazio all’ipotesi che Silvia Salis pensi già a un futuro confronto su scala nazionale.
Salis ha poi mostrato un atteggiamento formale nei confronti degli sconfitti, parlando solo di “telefonate formali”, “passaggi di consegne” e “confronti istituzionali”. Un comportamento che ha fatto pensare a un suo disinteresse verso il passato prossimo, e a una volontà di misurarsi con avversari più significativi.
Ambizione o strategia?
Nel suo linguaggio politico, Silvia Salis evita accuratamente il termine “campo largo”, preferendo sempre l’espressione “campo progressista”. Un dettaglio che delinea con precisione la sua visione e la sua strategia comunicativa. Come ha raccontato il marito Fausto Brizzi: “Il punto forte di mia moglie è l’instancabilità e il fatto che apprende qualsiasi cosa alla velocità della luce. Avrebbe potuto fare qualsiasi sport nella vita, o qualsiasi attività, dopo un attimo sa fare quella cosa meglio di te”. Il tutto come riportato da liberoquotidiano.it.