La precisazione sulla sua canzone di Sanremo e le parole inaspettate sulla destra politica e Giorgia Meloni: il commento di Simone Cristicchi.
Attorno a lui e al Festival di Sanremo 2025 ci sono state tante discussioni. Adesso, Simone Cristicchi ha deciso di fare chiarezza e di precisare alcuni punti a proposito della sua canzone ‘Quando sari piccola’ ma anche relativamente ad alcuni pensieri sul mondo politico con particolare riferimento alla destra italiana e alla Premier, Giorgia Meloni.

Simone Cristicchi, da Sanremo alla verità sulla madre
Tra le canzoni maggiormente apprezzate del Festival di Sanremo 2025 c’è stata ‘Quando sarai piccola’ di Simone Cristicchi. Un brano che in molti avevano associato alle condizioni di salute della madre dell’artista che, secondo molti, sarebbe stata affetta da Alzheimer. Proprio il cantautore, parlando al Corriere della Sera, ha deciso di fare chiarezza.
“Mia madre ha avuto un’emorragia cerebrale dovuta a un’arteria difettosa” che l’ha resa “disabile al cento per cento. Ha una mente lucida intrappolata in un corpo che non risponde più. È in carrozzina. Non riesce a parlare correttamente”, ha detto l’artista dicendo una volta per tutte come stiano le cose sulla mamma.
Rispondendo sulle ragioni che non l’abbiano portato a precisare tutto fin da subito, Cristicchi ha detto: “Ho tenuto una conferenza stampa a Milano il 4 febbraio, quindi prima del festival, per presentare al meglio la canzone. Ho anche letto davanti a tutti un brano dal capitolo del mio libro del 2022 HappyNext intitolato ‘Luciana’, dove racconto la storia di mia madre”, ha esordito.
“Non ho mai incentrato il discorso sull’Alzheimer o la demenza senile. Il tema ha una prospettiva più ampia, e va al di là della singola patologia. A Sanremo ho ribadito tutto in sala stampa e in numerose interviste. ‘Quando sarai piccola’ è una canzone declinata al futuro: una lettera di un figlio che rassicura la propria madre”.
Il pensiero sulla destra e su Giorgia Meloni
Detto delle problematiche sulla madre, Cristicchi ha poi parlato del suo orientamento politico: “Mi piace chiunque, al di là dei partiti, faccia scelte di umanità e solidarietà. Come hanno fatto altri giornalisti e commentatori, e molti altri no, la Meloni, che non conosco, ha difeso non tanto me e la mia canzone ma il diritto di cantarla senza per forza vederci sporcizia dentro”, ha spiegato l’artista sulle parole della Premier che aveva elogiato il brano sanremese del cantautore.
“Per questo la ringrazio molto per le parole che ha speso. Ripeto: a destra ho trovato sempre un’apertura mentale maggiore, mi hanno rispettato per il coraggio e la mia onestà intellettuale”, ha detto.
“Quando ho fatto teatro di stampo antifascista non ho mai ricevuto dalla destra un’etichetta, insulti o minacce; cosa che invece è avvenuta a parti invertite. Quando ho messo in luce i chiaroscuri delle complicate vicende del confine orientale, da sinistra è arrivata la fatwa, e improvvisamente da ‘compagno’ sono diventato traditore, fascista, revisionista. Eppure dico le stesse cose che il presidente Mattarella sostiene nei suoi discorsi”, ha aggiunto ancora il cantante.