No Green Pass pronti a bloccare i treni, sindacati contrari. Sibilia: “Saremo intransigenti”

No Green Pass pronti a bloccare i treni, sindacati contrari. Sibilia: “Saremo intransigenti”

I sindacati contro la decisione dei No Green Pass di bloccare i treni. E il Viminale avvisa: “Saremo intransigenti”.

ROMA – Sindacati contro la decisione dei No Green Pass di bloccare i treni. In una nota, riportata da La Repubblica, le sigle sindacali hanno ribadito la loro contrarietà a questa scelta auspicando “un doveroso ripensamento da parte dei promotori della protesta. I rischi connessi sono evidenti e serve un piano di sicurezza per tutelare lavoro e utenti. Come sindacati sosteniamo la campagna vaccinale tanto per i lavoratori che per gli utenti del lavoro pubblico […]“.

I sindacati: “Chi non si vaccina vìola la legge”

Nella nota i sindacati hanno ricordato che “il trasporto ferroviario è un servizio pubblico essenziale che garantisce il diritto alla costituzionale alla mobilità dei cittadini. Chi decidesse di interromperlo arbitrariamente in nome della libertà a non vaccinarsi non avrebbe il sostegno del sindacato sia perché violerebbe la legge, sia perché noi sosteniamo la campagna vaccinale“.

Il vaccino – si precisa ancora – fino a questo momento è l’unica arma conosciuta per sconfiggere la pandemia e consentire alle persone di non ammalarsi, di vivere, di lavorare, di impegnare il tempo libero in varie attività e di viaggiare in sicurezza […]“.

Green Pass

Massima attenzione del Viminale

Il Viminale ha confermato la sua massima attenzione alla manifestazione di mercoledì 1 settembre. “Se qualcuno arrecherà disagi alla circolazione ferroviaria bloccando le stazioni – ha detto il sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia – andrà incontro ad una denuncia per interruzione di pubblico servizio. Un conto è manifestare pacificamente, altra cosa è creare disagi alle altre persone, commettendo di fatto un reato e su questo dovremo essere intransigenti“.

Controlli serrati, quindi, nella Capitale per fermare sul nascere qualsiasi protesta violenta. L’attenzione, in particolare, è rivolta verso Palazzo Chigi dopo le minacce arrivate su Telegram da parte dei No-vax.