Sindaci: eroi o mascalzoni? Certamente sottopagati...
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Direttore: Alessandro Plateroti

Sindaci: eroi o mascalzoni? Certamente sottopagati…

folla in strada, piazza

Sapete quanto guadagna il primo cittadino del vostro Comune? Beh, di certo se cercate i privilegi della “casta” dovete guardare da un’altra parte…

Ma i sindaci sono eroi o furbacchioni pronti a dare appalti ai loro amici e sostenitori? La questione torna ciclicamente di attualità, come è successo anche con le polemiche innescate dal nuovo Codice degli Appalti. Nella querelle tra i vertici della Lega e dell’Anac, si sono dette entrambe le cose: chi ha ragione? Entrambi, purtroppo, perché la cronaca dimostra come ambo le tipologie siano ampiamente rappresentate.

Fare politica e morire di fame? Sì, succede anche questo…

Intendiamoci: la maggior parte dei Sindaci, a prescindere dalle ideologie, sono persone straordinarie che si danno da fare per le rispettive comunità, assumendosi responsabilità enormi più per senso civico che per convenienza. Certo, i primi cittadini delle grandi città hanno visibilità, potere e stipendi adeguati: 7.800 euro al mese nei comuni con oltre 500.000 abitanti, 5.780 nella fascia 250.001/500.000 e 5.010 in quella 100.001/250.000. Ma l’Italia è disseminata di comuni piccoli e piccolissimi e, sotto i 15.000 abitanti, un Sindaco prende 1.280 euro (lordi). Per non parlare di assessori e consiglieri comunali, che se non fanno anche un altro mestiere muoiono di fame.

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stretta mano
stretta mano

Eppure, amministrare i piccoli comuni non è meno impegnativo, se non altro perché i propri elettori sono anche i vicini di casa, che ti ritengono responsabile di qualunque magagna e te lo fanno presente in ogni momento: al bar, mentre porti il cane a passeggio e persino sul pianerottolo. Altro grosso problema è il personale tecnico, che scarseggia in qualità in tutto il Paese (vedi gli intoppi del PNRR) e figuriamoci nei comuni più piccoli. Quindi ogni atto amministrativo si complica e, senza la tutela di un dirigente esperto che ci metta la firma, a ogni bando aumenta il rischio di beccarsi un avviso di garanzia. Poi spesso il tutto finisce in nulla, ma intanto passano gli anni, si spendono molti più soldi di quanti se ne guadagnano e si viene messi alla berlina su un territorio dove ti conoscono tutti, magari da quando andavi all’asilo. Sono state rovinate in questo modo tante carriere politiche, ma soprattutto tante vite.

uomo passeggiata notturna in città
uomo passeggiata notturna in città


Il populismo dilagante ha squalificato la politica, ma un conto è fare una giusta lotta contro i privilegi, mentre ben altra cosa è sottopagare chi si assume responsabilità importanti. Alla fine, ci rimette la collettività: a queste condizioni, a chi volete che salti per la mente di impegnarsi per la propria città? È presto detto.

A farsi avanti sono tre categorie di persone:
A) Chi è animato da un trascinante spirito civico ed è pronto a sacrificarsi per il bene comune;
B) Chi non ha trovato di meglio, magari perché ha scarse competenze, e quindi guarda alla politica come scelta di ripiego;
C) Chi sta in politica a prescindere dai compensi, perché punta al potere o magari ad “arrotondare” in maniera non lecita.

Auguriamoci di incontrare sempre politici della tipologia A, senza dubbio ce ne sono tanti. Ma proseguendo di questo passo si rischia di demoralizzare pure loro.

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ultimo aggiornamento: 7 Settembre 2023 17:34

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