Il sindaco di Riace si difende: "Io rispetto la Costituzione più di altri..."
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Riace, il sindaco Lucano si difende: “Io rispetto la Costituzione e gli esseri umani”

Il primo cittadino di Riace, arrestato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, non fa passi indietro: “Il rispetto non ha colore della pelle“.

Si è svolta oggi l’udienza davanti al Gip di Locri del sindaco di Riace Domenico Lucano, arrestato due giorni fa per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Al termine, il primo cittadino ha parlato così ai microfoni dei cronisti presenti, come riportato da Repubblica: “C’è chi mi accusa di non aver rispettato le regole, ma forse la Costituzione italiana la rispetto più io di molti che si nascondono dietro ‘le regole’. La prima regola della Costituzione italiana che nasce dalla Resistenza è il rispetto degli esseri umani. E non hanno colore della pelle o nazionalità“.

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Il sindaco di Riace, Domenico Lucano: “Inchiesta assurda

Non ci sta il primo cittadino di Riace, incapace di comprendere quel che gli sta accadendo: “È una cosa assurda. Anche gli inquirenti durante l’interrogatorio hanno riconosciuto che quello che mi contestano è il reato di umanità“.

Senza mai nominarlo, il sindaco Lucano si rivolge così al ministro Salvini: “A questa gente io vorrei chiedere se è giusto quello che è successo a Becky Moses… Io da sindaco ricordo come un incubo quello che è successo a quella ragazza“. Il riferimento è alla ventisettenne nigeriana morta durante il rogo della sua tenda a San Ferdinando, nei pressi di Rosarno. Lucano aggiunge: “Mi chi ha pagato per questo? Io quello che ho fatto è evitare che ci fossero tante Becky. Salvare una sola persona dalla strada vale fare il sindaco, dà significato a un’intera vita“.

Lucano difende il suo operato

Il sindaco non indietreggia di un millimetro e risponde a tutte le accuse: “Parlano di matrimoni combinati per permettere alle ragazze di rimanere in Italia, ma in realtà il matrimonio che è stato celebrato è uno solo ed è uno vero. Raccolta e trasporto rifiuti affidate a due cooperative di Riace? Ma come? In una zona assediata dalle ecomafie, con l’inquinamento dei mari, c’è una mafia che controlla il ciclo dei rifiuti… io ho cercato di fare luce e devo pagare per questo“.

Mimmo Lucano è orgoglioso di quanto fatto: “Abbiamo dato lavoro ai più svantaggiati, ai disabili e certo anche a qualche straniero. Abbiamo portato luce e pulizia a Riace. All’epoca c’erano ancora i cassonetti per la strada, mi vergognavo come sindaco. Non rispettiamo le regole? Anche i campi di concentramento quando c’era Hitler rispettavano le regole…“.

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fonte foto https://twitter.com/repubblica

Fonte foto copertina: https://www.facebook.com/TgAmiciAnimali/

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ultimo aggiornamento: 4 Ottobre 2018 18:02

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