Sindaco ai domiciliari nel Trapanese per corruzione (VIDEO)

Sindaco ai domiciliari nel Trapanese per corruzione (VIDEO)

Il sindaco di Favignara ai domiciliari per corruzione. Accertato danno erariale da due milioni di euro.

FAVIGNARA (TRAPANI) – Il sindaco di Favignara ai domiciliari per corruzione. Secondo quanto ricostruito dalla Guardia di Finanza, il primo cittadino ha multato tutti i commercianti con una multa salata. Un pugno duro, scrive La Repubblica, che è avvenuto dopo che lo stesso politico aveva dato ordine di non fare sanzioni per cercare la riconferma.

Al termine di tutti gli accertamenti è scattato il mandato di custodia cautelare nei confronti del sindaco mentre altre 23 persone sono stati iscritti sul registro degli indagati.

Guardia di Finanza: “Funzionari hanno omesso l’effettuazioni dei controlli”

L’indagine ha portato alla scoperta di una maxi-frode. Le navi in quel periodo hanno scaricato acqua inferiore rispetto ai numeri resi noti. E, in cambio, il sindaco e altri esponenti politici avrebbero ricevuto del denaro o assunzioni di favore.

Alcuni funzionari comunali – si legge nel testo della Guardia di Finanza riportato da La Repubblicahanno omesso volutamente l’effettuazioni dei controlli sul quantitativo di acqua potabile trasportata e scaricata dalle navi. Inoltre sarebbe stata attestata falsamente la fornitura di quantitativi superiori a quelli effettivamente erogati, rappresentando al Dipartimento Acqua e rifiuti dell’assessorato regionale Energia un fabbisogno di acqua potabile gonfiato“.

Guardia di Finanza

Accertamenti in corso

Per il sindaco di Favignara sono stati decisi i domiciliari. Stessa misura anche per il comandante dei vigili urbani Filippo Olivieri, l’ex vicesindaco Vincenzo Bevilacqua e la dipendente della società che si occupa dell’approvvigionamento del servizio idrico, Antonia Vittozzi.

Sul registro degli indagati risultano 24 persone con gli inquirenti che nelle prossime ore dovranno chiarire meglio quanto successo in Sicilia. Un’indagine partita ormai nei mesi scorsi e che risale al 2018 quando il politico sarebbe stato disposto ad evitare i controlli ai commercianti per essere rieletto. E dopo la vittoria multe salate per chi ha deciso di non votarlo.