Europeista e sostenitore di Kiev, Nicușor Dan è stato eletto presidente della Romania dopo una clamorosa rimonta contro George Simion.
Negli ultimi mesi, la Romania è stata al centro dell’attenzione internazionale per via di una tornata elettorale altamente controversa. Le presidenziali di novembre 2024 erano state annullate a causa di sospette interferenze russe, lasciando il Paese in una fase di incertezza. Quando le elezioni sono state riprogrammate, l’opinione pubblica si è divisa tra due figure molto diverse: da un lato, George Simion, leader nazional-conservatore del partito AUR, e dall’altro un candidato considerato, almeno inizialmente, sfavorito.
La sfida si è rivelata un confronto tra due visioni opposte del futuro: una Romania chiusa nei propri confini e diffidente verso l’Occidente, contro una nazione integrata e protagonista all’interno dell’Unione Europea. Al primo turno, le percentuali sembravano condannare il secondo candidato all’insuccesso, con un distacco netto a favore di Simion. Eppure, qualcosa è cambiato.

Da attivista a simbolo del cambiamento
Nicușor Dan, classe 1969, è un volto noto in Romania ma lontano dai cliché del politico di carriera. Nato in Transilvania, ha costruito la sua credibilità grazie a un solido background accademico – è stato due volte vincitore delle Olimpiadi internazionali di matematica – e all’impegno civile contro la speculazione edilizia e la corruzione. Dopo anni di attivismo, è stato eletto sindaco di Bucarest nel 2020, ruolo che ha ricoperto con un profilo sobrio e una linea europeista chiara.
Nel 2025, ha deciso di candidarsi alla presidenza come indipendente, sostenuto da una vasta coalizione civica. La sua campagna, incentrata su trasparenza, legalità e unità nazionale, ha trovato eco tra gli elettori stanchi delle retoriche populiste.
La vittoria sorprendente
Contro ogni previsione, Nicușor Dan ha trionfato al ballottaggio con circa il 54% dei voti, ribaltando i risultati del primo turno. Un exploit che ha attirato l’attenzione dell’intera Europa: il presidente francese Macron lo ha già contattato per avviare colloqui sulla sicurezza dell’UE, mentre Giorgia Meloni ha espresso congratulazioni a nome del governo italiano. Il Cremlino, al contrario, ha sollevato dubbi sulla regolarità del voto.
Con questa vittoria, Dan inaugura una nuova fase per la Romania, promettendo stabilità, europeismo e un impegno concreto al fianco dell’Ucraina.