Le tre facce del centrosinistra prenderanno parte a tre manifestazioni diverse per l’Ucraina. Un chiaro avvertimento sulle posizioni della futura opposizione.
Chi per la pace, chi contro la Russia. L’ambiguità dei 5 stelle criticata da Pd e Azione che si dissociano dalla manifestazione pacifista. La sinistra è spaccata in tre e tre fazioni prenderanno parte a tre manifestazioni diverse sullo stesso tema. Ecco come sarà l’opposizione al governo nascente guidato dalla destra.
Il Pd prenderà invece parte al sit-in di giovedì 13 ottobre alle 18.30 sotto l’ambasciata russa per condannare l’unico aggressore, ovvero Putin. La divisione tra aggressore e vittima qui è chiara. L’Ucraina va sostenuta con le armi per difendersi e la Russia va condannata per aver violato il diritto internazionale.
Una manifestazione chiara senza ambiguità, a differenza di quella che si terrà in piazza a Roma il 5 novembre. Un corteo pacifista che invoca la pace ma sottintende anche una demilitarizzazione e quindi con chiari connotati anti-atlantisti e anti-Nato. Questa sarà la piazza del M5S che prima con molta ambiguità poi in maniera sempre più chiara, ha detto no all’invio di armi all’Ucraina. I sentimenti anti-atlantisti dei grillini non sono nuovi, del resto e sono stati celati fin troppo negli scorsi governi a cui ha preso parte.
La guerra in Ucraina ha spaccato una sinistra già precaria
Per il segretario del Pd proclamare la pace senza prendere le parti dell’Ucraina significa auspicare la resa del paese nelle mani di Putin. La manifestazione pacifista, infatti, non specifica il modo in cui si otterrebbe la pace. Sempre a metà novembre ci sarà un terzo appuntamento, per ora solo annunciato, promosso dal leader del Terzo polo (Azione più Italia Viva) Carlo Calenda. Il leader di Azione è sulla stessa linea atlantista del Pd ma non parteciperà al sit-in di giovedì a cui invece prenderà parte +Europa.
L’opposizione al governo Meloni si presagisce spaccata in tre. Pd e Azione sono uniti contro il M5S sui temi soprattutto sull’ambiguità con la Russia. Mentre il M5S accusa Pd e Azione di non fare nulla contro l’escalation militare. Per Letta è stata la guerra in Ucraina a cambiare tutto e frantumare l’equilibrio del campo largo, ma in realtà c’erano presagi ben prima dell’invasione russa.
Sul conflitto il Pd è stato sempre chiaro sulla posizione atlantista ed europeista. Il sentimento pacifista anti-atlantista da sempre legato ai comunisti e ai cattolici di sinistra ora è stato accolto da Conte.