Il telecronista e giornalista sportivo si sofferma, ai microfoni di Sky Sport, sul brutto momento di forma vissuto dal Milan
Milan in apnea. Il crollo nella sera del derby, lo scorso 17 marzo, ha dato il via a una serie di risultati negativi e prestazioni sotto tono che ha fatto precipitare i rossoneri dal terzo al settimo posto. La qualificazione alle competizioni europee, numeri alla mano, è ancora alla portata. La squadra, però, deve ritrovare verve e cinismo perduti. Il Milan non ha mai giocato splendidamente a calcio ma, a cavallo tra 2018 e 2019, è stato sorretto da una difesa super e da un grande cinismo in zona gol. Adesso tutto sembra crollato: Bruno Longhi, uno dei decani del giornalismo sportivo italiano, ha spiegato perché ai microfoni di Sky Sport 24.
Bruno Longhi sul Milan: “Nel derby è successo qualcosa”
“Per tutta la prima parte si è visto un Milan altalenante. E’ successo qualcosa nel derby. E’ un Milan debole, che non gioca bene, ma in un momento della stagione eravamo convinti che il lavoro di Gattuso pagasse anche a livello di gioco. Nel derby l’unico giocatore che ha tenuto botta è stato Bakayoko e anche ieri”.
“La prossima gara col Bologna? Non credo che il Bologna giocherà col coltello tra i denti, da questo punto di vista il Milan ha la possibilità di fare altri punti ma i calendari contano relativamente. Quando stai bene fai bene con tutti e viceversa. La Roma sembrerebbe quella che ha un calendario migliore”.
Milan, quattro gare per sperare nella rinascita
La volata Champions, come detto, è ancora assolutamente aperta. Dall’Inter terza (a quota 62) alla Lazio ottava (con 55 punti), tutto è ancora possibile. Questo grazie anche a un calendario molto particolare che, ad esempio, vedrà la Juventus campione sfidare in successione Torino, Roma e Atalanta.
Il Milan completerà il cammino ospitando nel posticipo di lunedì 6 il Bologna a San Siro. Quindi, trasferta a Firenze sabato 11 maggio nell’anticipo della 36° giornata. Poi di nuovo in casa, contro un Frosinone con molta probabilità già retrocesso. Gran finale, domenica 26, in casa di una Spal ormai salva. Il cammino degli uomini di Gattuso, dunque, è tutt’altro che proibitivo. La cosa più difficile sarà ritrovare energie interne che, al momento, sembrano perdute chissà dove.