Maurizio Compagnoni, su Sky Sport, ha pubblicamente lodato la scelta del Milan di puntare su Giampaolo. Ecco le sue motivazioni
Il matrimonio tra il Milan e Marco Giampaolo, secondo l’analisi di un giornalista sportivo navigato come Maurizio Compagnoni, potrà riservare ai tifosi rossoneri grandi soddisfazioni. L’attuale progetto voluto fortemente da Gazidis, basato su una squadra di giovani talenti da far crescere per diventare gradualmente grandi, sembra infatti ritagliata proprio sul profilo del nuovo tecnico del Diavolo.
Compagnoni: “Giampaolo insegna calcio”
L’ufficializzazione di Marco Giampaolo al Milan è arrivata solo da qualche giorni: che fosse lui l’uomo designato per succedere a Gattuso, in realtà, si sapeva ormai da tempo. Maldini e Gazidis hanno deciso di puntare a occhi chiusi su di lui, considerato uomo ideale per guidare una squadra ringiovanita e, si spera, piena di talento.
“Che Giampaolo fosse bravo – ha detto Compagnoni a Sky Sport – si sapeva da tempo visto che nel 2009 era stato un passo dalla Juventus. Il mancato sbarco in bianconero lo ha un po’ disorientato, tanto che per qualche stagione non è stato più lui, ma da Empoli in poi ha fatto molto bene. E’ uno che insegna calcio e sa migliorare i calciatori. E’ un tecnico con idee e per il Milan attuale serve un allenatore così. Giampaolo è l’uomo giusto per i rossoneri“.
Milan, la carriera di Giampaolo
“Ho lavorato sodo per ottenere questa chance – riporta l’Ansa, in un estratto dell’intervista del tecnico a Milan Tv – per me il Milan è una grandissima opportunità. Il Milan è il club più titolato in Europa e uno dei più importanti, sono felice e motivato. Il percorso è stato lungo, sarà ancora lungo perché non c’è mai fine, non si finisce mai di costruire idee, progetti e cose“.
Una carriera lunga, partita nel 2000 come vice allenatore del Pescara e proseguita a Giulianova, Treviso e Ascoli in A. Nella massima serie ecco i passaggi a Cagliari, Siena, Catania e Cesena. Male col Brescia in B, riparte dalla Cremonese in Lega Pro. Quindi il salto a Empoli e i tre anni di Samp, prima della grande scommessa in rossonero.