Strada in salita per Draghi. Tensione sul Recovery plan, slitta il Cdm. Conte, “Superbonus misura fondamentale”

Strada in salita per Draghi. Tensione sul Recovery plan, slitta il Cdm. Conte, “Superbonus misura fondamentale”

Recovery plan, slitta il Cdm: discussioni sulla regia del piano e sul superbonus. Interviene Conte: “Misura fondamentale”.

Slitta il Cdm sul Recovery plan, in programma per le ore 10.00 del 24 aprile. Il ritardo, stando alle informazioni raccolte e alle indiscrezioni circolate a mezzo stampa, è legato ad alcuni nodi da sciogliere, uno su tutti il superbonus, che Movimento 5 Stelle e Forza Italia vogliono prolungare fino al 2023 e che il premier vorrebbe cancellare dall’agenda. Frizioni anche su Quota 100, che con il Recovery andrebbe in soffitta, e su altri punti del complesso piano presentato dal Presidente del Consiglio.

Mario Draghi

Tensione sul piano, slitta il Cdm sul Recovery plan

Secondo quanto appreso nel corso della mattinata, il ritardo sarebbe legato in particolar modo al superbonus. Il Recovery plan non prevede il rinnovo della misura, che invece M5s e FI vorrebbero prorogare fino al 2023. Stando a quanto riferito dall’Adnkronos, Draghi avrebbe dato rassicurazioni sulle coperture destinate alla proroga del Superbonus ma avrebbe chiesto una valutazione annuale per fare il punto della situazione.

Inoltre ci sarebbero malumori anche sulla governance. Il piano, stando alla bozza, dovrebbe essere seguito da Palazzo Chigi, dal Ministero dell’Economia e dai ministri competenti. E quasi tutti i ministri competenti sono tecnici, scenario che evidentemente non soddisfa appieno le forze politiche che sostengono il governo. Non solo. Anche il superamento di Quota 100 rappresenterebbe un problema. Un problema che le Lega potrebbe superare alzando l’asticella sulle riaperture, magari con lo slittamento del coprifuoco o la riapertura dei centri commerciali nel weekend.

Palazzo Chigi

Conte, “Superbonus è una misura fondamentale”

Anche l’ex Presidente del Consiglio Giuseppe Conte è intervenuto sulla discussione sul superbonus parlando di una misura fondamentale per abbattere in modo significativo le emissioni consentendo alle famiglie di risparmiare sui costi dell’energia.

“La transizione ecologica è una priorità sia per me che per il Movimento 5 Stelle. È un’occasione imperdibile per il nostro Paese e non può essere rimandata per difetto di lungimiranza o carenza di volontà politica. In quest’ottica, il superbonus 110% è una misura fondamentale per consentire non solo di salvaguardare il nostro Pianeta e abbattere in modo significativo le emissioni, ma anche per permettere a milioni di famiglie di risparmiare sui costi dell’energia e di rendere più sicure le proprie case sul piano antisismico

“Non solo con il superbonus si sta investendo su un patrimonio immobiliare vetusto, si stanno creando migliaia di posti di lavoro con cantieri diffusi su tutto il territorio. Ad oggi, nonostante le difficoltà create dalla pandemia, sono stati avviati già oltre 10.000 cantieri in tutta Italia per un valore superiore al miliardo di euro. La presenza del superbonus nel Piano nazionale di ripresa e resilienza è quindi essenziale. Non possiamo permetterci di creare incertezza sul futuro di questa misura: si bloccherebbero i cantieri e le aspettative di milioni di famiglie e di migliaia di imprese e professionisti resterebbero inspiegabilmente disattese”.