I dati di Confturismo riferiti al mese di luglio: italiani in vacanza. Crolla la presenza degli stranieri.
ROMA – Sono stati pubblicati i dati di Confturismo riferiti al mese di luglio. La maggior parte dei nostri connazionali interpellati nel sondaggio ha deciso di andare in vacanza per prendersi un periodo di relax. Il 20%, però, non aveva ancora prenotato sia per problemi economici che per mancanza di ferie.
Si tratta di una fotografia migliore rispetto al passato anche se i numeri non sono più alti delle previsioni. A ‘pesare’ resta l’assenza degli stranieri e, in particolare, di quelli americani e asiatici.
Vacanze tra riposo e contatto con le persone più care
La pandemia ha cambiato anche la tipologia delle vacanze. Saranno periodi pieni di riposo e di contatti con le persone più care. Musei, monumenti e mostre sono scesi dal 33% al 15% come anche shopping (dal 21% al 5%) e attività fisica (dal 12% al 9%).
Come detto, rispetto a giugno sale l’indice di fiducia che misura la voglia degli italiani di andare in vacanza (65) anche se è molto più basso rispetto al 2019 quando era 72. Da registrare anche un forte numero di incerti che scioglierà i dubbi solamente a pochi giorni dalla partenza. Con i numeri del coronavirus che potrebbero pesare sulle decisioni last minute.
Spesa media di 1.022 euro
Secondo il sondaggio di Confturismo, la spesa media si dovrebbe attestare intorno ai 1.022 euro a famiglia (680 euro a persona). Anche in questo caso si tratta di cifre inferiori rispetto agli anni scorsi con la crisi economica che pesa, e non poco, sulle tasche degli italiani.
La ripartenza lenta del turismo è dovuta anche all’assenza dei turisti stranieri, in particolare quella di americani e asiatici, i cosiddetti big spender. Possibile un nuovo miglioramento del quadro complessivo nel mese di agosto anche se i dati rispetto al 2019 dovrebbero essere ancora negativi.
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