Tutto sulla sospensione breve della patente prevista dal nuovo Codice della Strada. Una misura che riguarda solo pochi automobilisti.
Con l’approvazione della riforma del Codice della Strada il 20 novembre scorso, è stata introdotta una nuova misura: la sospensione breve della patente. Si tratta di una sanzione accessoria pensata per alcune infrazioni gravi come il mancato utilizzo di cinture di sicurezza, dispositivi antiabbandono o seggiolini per bambini, l’uso del telefono durante la guida, il mancato uso del casco o l’inosservanza di segnali come il senso vietato, lo stop, il divieto di sorpasso o la precedenza.
Patente: una novità dal Codice della Strada
L’obiettivo è punire rapidamente i trasgressori, semplificando la procedura. In caso di contestazione immediata, gli agenti ritireranno la patente sul posto e annoteranno la sanzione sul verbale, senza passare attraverso le lungaggini burocratiche abituali. Tuttavia, questa modalità si applica solo quando la violazione è contestata direttamente sul luogo: non sarà valida in caso di identificazione successiva del conducente.
A chi si applica la sospensione breve
Questa misura non riguarda tutti i patentati, ma esclusivamente coloro che hanno meno di 20 punti sulla patente. La durata della sospensione dipende dal punteggio residuo: sette giorni per chi ha tra 10 e 19 punti, quindici giorni per chi possiede da 1 a 9 punti. In caso di incidente, il periodo di sospensione sarà raddoppiato, rendendo ancora più severa la sanzione.
Nonostante l’apparente rigore, la platea interessata è molto ristretta. Secondo i dati forniti dal Ministero delle Infrastrutture, appena il 2,1% dei titolari di patente – circa 824.380 persone su quasi 40 milioni – ha meno di 20 punti. Questo numero è rimasto stabile negli ultimi anni, confermando che si tratta di una norma destinata a incidere solo su una minima parte degli automobilisti.
La sospensione breve della patente rappresenta una novità interessante nel panorama delle sanzioni stradali, ma il suo impatto rischia di essere limitato. La misura, pur efficace nel suo intento deterrente, si applica solo a pochi trasgressori e in situazioni di contestazione immediata. Resta da vedere se potrà realmente contribuire a migliorare il rispetto delle regole o se rimarrà un provvedimento simbolico.
