Sospensioni: il grande pregio della Ferrari SF-24 F1

Sospensioni: il grande pregio della Ferrari SF-24 F1

Come la Ferrari SF-24 si distingue nel panorama della F1 grazie alle sue sospensioni avanzate, garantendo performance superiori su cordoli.

La vittoria di Charles Leclerc a Monte Carlo ha messo in risalto uno dei punti di forza della SF-24: le sospensioni. Su tracciati cittadini e con asperità, la Rossa si comporta con una stabilità e un’agilità che fanno invidia a molti team, tra cui Red Bull e McLaren. Questo successo sottolinea la bontà delle scelte progettuali della Ferrari per la stagione 2024, nonostante lo scetticismo iniziale.

F1 Ferrari

Le difficoltà di McLaren e Red Bull

Attualmente, la Red Bull RB20 è probabilmente la vettura più performante del campionato, ma le gare recenti in Italia e a Monaco hanno evidenziato alcune debolezze. A Monte Carlo, la Red Bull ha sofferto particolarmente sui cordoli e le asperità dell’asfalto, mostrando una scarsa capacità di assorbimento. Max Verstappen ha commentato: “Nel secondo settore non eravamo competitivi. Non potevamo toccare i cordoli senza perdere stabilità, il che ci faceva perdere tempo“. Questa difficoltà si era già notata a Imola, dove la RB20 aggrediva bene i cordoli veloci, ma si destabilizzava nei tratti più lenti.

Anche la McLaren ha incontrato problemi simili a Monte Carlo. Il Team Principal Andrea Stella ha dichiarato: “Non riusciamo a gestire dossi e cordoli come altre vetture. I nostri piloti hanno notato che altre macchine riescono ad affrontare queste difficoltà con maggiore facilità, e questo fa la differenza su una pista come questa”. Queste parole sembrano fare un riferimento indiretto alla Ferrari.

La scelta Ferrari

La Ferrari SF-24 ha stupito con la sua performance a Monte Carlo, dimostrando una stabilità sui cordoli e sulle asperità cittadine che le altre vetture faticano a eguagliare. Questo risultato è frutto di una filosofia progettuale che ha dato grande importanza alla sospensione. La progettazione delle sospensioni della SF-24 si basa su un compromesso tra diversi fattori: ingombri, stabilizzazione delle altezze da terra, e grip meccanico.

Enrico Cardile, direttore tecnico della Ferrari, aveva evidenziato questo aspetto durante la presentazione della vettura, sottolineando l’importanza della compliance della sospensione, ovvero la capacità di assorbire le irregolarità dell’asfalto. “Per raggiungere i nostri obiettivi e gestire i flussi aerodinamici, abbiamo trovato un buon compromesso nel layout della sospensione attuale“, ha spiegato Cardile.

Una scelta particolare della Ferrari è stata quella di adottare una sospensione posteriore pull-rod, a differenza del push-rod utilizzato da altri team. Questa scelta, pur non essendo necessariamente superiore, riflette obiettivi progettuali diversi. “Abbiamo valutato che il passaggio dal pull-rod al push-rod non offriva vantaggi sufficienti da giustificare il compromesso in termini di peso e compliance“, ha detto Cardile. Questo approccio indica che Ferrari ha dato priorità al comportamento meccanico del retrotreno, come confermato anche da Andrea De Zordo, direttore tecnico della Haas, cliente della Ferrari.

Le sospensioni di Maranello si distinguono anche per la loro capacità di mantenere costante l’altezza da terra, un aspetto cruciale nelle moderne vetture di Formula 1 che sfruttano l’effetto suolo. Negli ultimi due anni, Ferrari ha lavorato per migliorare la precisione delle altezze da terra, ottenendo risultati superiori rispetto alla concorrenza. “La meccanica della sospensione posteriore è situata diversamente all’interno della scatola del cambio. È un nuovo concetto per noi, un’innovazione“, ha spiegato Cardile.

Queste caratteristiche della SF-24 saranno particolarmente importanti nelle prossime gare, come quella di Montreal, dove l’assorbimento di dossi e cordoli giocherà un ruolo fondamentale nella performance complessiva della vettura.