Sospesi i profili Facebook di alcuni dirigenti e militanti di Casapound, il movimento di estrema destra che ha guidato la manifestazione a Torre Maura.
Torna al centro delle discussioni e della cronaca italiana CasaPound, il movimento di estrema destra che ha guidato la manifestazione a Torre Maura.
Nell’occasione i residenti sono scesi in strada per protestare contro l’arrivo di settanta rom nel centro di accoglienza.
Come denunciato sulla pagina ufficiale del movimento, i profili Facebook di alcuni dirigenti del gruppo sono stati sospesi dal noto social network. Tra gli esponenti colpiti dalla censura il presidente di CasaPound Gianluca Iannone e altri sei membri del partito.
Sospesi i profili di alcuni dirigenti di CasaPound
La notizia è stata confermata da il Primato Nazionale, il giornale di partito di Casa Pound:
“Questi provvedimenti risultano ancora più inaccettabili perché in alcuni casi vanno ad inserirsi in campagne elettorali già attive – come ad esempio a Nettuno – , e in altri casi colpisce consiglieri già eletti andando a ledere le libere scelte del corpo elettorale”.
Duro il messaggio redatto da Il Primato Nazionale che ha accusato il noto social network di aver arrecato un danno considerevole al partito, impegnato nella campagna elettorale in vista delle prossime elezioni europee.
Le cause della sospensione dei profili
Stando alle indiscrezioni circolate sembra che i profili in questione siano stati sospesi perché sulle pagine sarebbero stati condivisi contenuti interpretati come strumenti utili all’apologia del fascismo.
I dirigenti di CasaPound si sono difesi dalle accuse facendo sapere che intenzione del partito non è quella di veicolare messaggi di odio o intolleranza.