Il deputato Michael Rulli racconta i legami tra Stati Uniti e Italia, evidenziando l’appoggio di Donald Trump alla leadership di Giorgia Meloni.
Secondo il deputato statunitense Michael Rulli, il mondo sta assistendo a uno spostamento globale verso una maggiore enfasi sulla sovranità nazionale, una tendenza che riscuote il favore di Donald Trump. In un’intervista all’agenzia Adnkronos, Rulli ha parlato anche di Giorgia Meloni e del rapporto di stima che la lega al controverso tycoon.
“Meloni? Impegnata a servire il suo popolo”: il grande elogio
“Se le azioni dei burocrati di Bruxelles hanno un impatto sugli interessi nazionali del popolo italiano, chi dovrebbe avere la sovranità su queste decisioni? È una questione che spetta ai popoli europei e alle loro singole nazioni determinare”, ha affermato.
Rulli, di origini italiane e copresidente della Delegazione congressuale italo-americana, ha elogiato la premier Giorgia Meloni, definendola “profondamente impegnata a servire il suo popolo”. Questo approccio, secondo il deputato, ha guadagnato il rispetto e il sostegno di Trump.
Timori in Europa e il rapporto privilegiato tra Trump e Meloni
Le preoccupazioni di alcuni leader europei sul rapporto tra Meloni e Trump sono state definite da Rulli come “in gran parte infondate”. Secondo il deputato: “Non è chiaro di cosa l’Europa abbia specificamente paura, a parte la retorica allarmistica proveniente da alcune voci di sinistra negli Stati Uniti”.
Rulli ha sottolineato come Trump voglia vedere un’Europa più autonoma e meno dipendente da grandi potenze come Stati Uniti e Russia, evidenziando però che le pratiche commerciali dell’UE non sono sempre state eque nei confronti degli USA.
Relazioni commerciali USA-UE: priorità agli accordi bilaterali
Il deputato americano ha posto l’accento sull’importanza di relazioni commerciali più bilanciate: “Relazioni commerciali eque vanno a vantaggio dei lavoratori e delle imprese di entrambe le parti, favorendo la crescita economica e la stabilità reciproca”.
Le tariffe imposte dall’UE, secondo Rulli, hanno spesso penalizzato i prodotti americani, mentre i prodotti europei hanno goduto di maggiore accesso al mercato statunitense.
Questo squilibrio, unito alle politiche di libero scambio post-Guerra Fredda, ha contribuito al declino dell’industria manifatturiera in entrambi i continenti, con conseguenze dirette sull’economia italiana.
Il legame storico e culturale tra Italia e Stati Uniti
Rulli ha ricordato il profondo legame tra Italia e Stati Uniti, definendo l’Italia uno dei Paesi più amati dagli americani: “L’Italia occupa un posto speciale nella psiche nazionale americana. Ci sono milioni di italo-americani, molti dei quali nella mia regione, e questo legame è parte di ciò che mi ha ispirato a presiedere la Delegazione congressuale italo-americana”.
La connessione tra i due Paesi, secondo Rulli, resta forte indipendentemente dalle dinamiche politiche e dagli inquilini della Casa Bianca.