Nelle aziende con meno di 15 dipendenti è prevista la sostituzioni di chi è privo di Green Pass. Si tratta di un cambio provvisorio.
ROMA – Le aziende con meno di 15 dipendenti hanno la possibilità della sostituzione di chi è privo di Green Pass. Lo prevede una disciplina ad hoc inserita nell’ultimo decreto sull’estensione della certificazione verde ai lavoratori. Per evitare una riduzione del personale e di conseguenza del lavoro, il Governo ha deciso di inserire una norma che consente di trovare un’altra persona almeno fino a quando il titolare del posto non si vaccina.
Cosa prevede il decreto Green Pass: le aziende di piccole dimensioni possono sostituire un dipendente senza certificazione verde
Nell’ultimo decreto si è deciso di rafforzare l’utilizzo del Green Pass ed estenderlo a tutte le aziende pubbliche e private. Per chi non è in possesso è prevista la sospensione del lavoro (e dello stipendio), ma non il licenziamento, come ipotizzato in un primo momento.
Il Governo ha deciso di inserire una norma ad hoc per le aziende con meno di 15 dipendenti. In questo caso è possibile sostituire in modo temporaneo il dipendente no vax almeno fino a quando il titolare del posto non sarà in possesso della certificazione verde.
L’azienda non potrà licenziare il lavoratore senza Green pass ma potrà sostituirlo per evitare rallentamenti nella produzione o comunque problemi operativi.
La misura in vigore dal 15 ottobre
La misura è in vigore dal 15 ottobre. Le aziende in passato avevano spinto per rimandare alla fine del mese questo provvedimento per avere più tempo per mettersi in regola. Il premier Draghi, però, non ha mai aperto all’ipotesi di un rinvio della norma.
L’obiettivo è sempre quello di arrivare il prima possibile all’immunità sociale e questo provvedimento potrebbe portare ad una accelerazione delle somministrazioni nel nostro Paese. E già nei prossimi giorni sono attesi i primi risultati di questa decisione.