Il deputato di SI-Verdi Soumahoro è indagato per irregolarità sulle sue cooperative commesse dalla moglie e suocera.
Soumahoro scoppia in lacrime per l’inchiesta che lo vede protagonista in un video su Facebook. Nel post chiede: “Mi dite cosa vi ho fatto? Da una vita sto lottando per i diritti delle persone. Vent’anni per strada a lottare per dare dignità alle persone. La mia vita è stata caratterizzata dalla lotta contro qualsiasi forma di sfruttamento. Voi mi volete morto. Ho sempre lottato”.
Aboubakar Soumahoro entrato in questa legislatura in parlamento con l’alleanza Si-Verdi è indagato per delle irregolarità in due cooperative nelle quali hanno avuto dei ruoli la moglie e la suocera. La famiglia intanto grida allla manipolazione dei fatti. “Voi avete paura delle mie idee, di chi lotta”, aggiunge. “Pensate di seppellirmi ma non mi seppellirete. Sono giorni che non dormo. Io non lotto solo per Aboubakar, non ho mai lottato per Aboubakar. Ho lottato per le persone che voi avete abbandonato” dice arrabbiato il deputato.
L’inchiesta che coinvolge il deputato
L’inchiesta è sui mancati pagamenti e sulle precarie condizioni nei centri della cooperativa gestita dalla suocera e dalla compagna del parlamentare. La suocera rivela che non ha intascato nemmeno un euro di denaro pubblico. “Tutto è stato speso per i rifugiati, cui ho dedicato 21 dei miei 68 anni. Tutto è rendicontato e posso provarlo” ha chiarito la presidente della coop Karibu nell’Agro Pontino che riceveva dallo stato fino a 10 milioni di euro all’anno.
Soumahoro ha continuato a difendersi dalle accuse dicendo: “Mia moglie è attualmente disoccupata, è iscritta all’Inps, non possiede allo stato attuale nessuna cooperativa. Perché non parlate con lei? Quando l’ho conosciuta lavorava già nell’ambito dell’accoglienza. Parlate con mia suocera, chiedete a lei che è proprietaria della sua cooperativa, e io sarò il primo ad andare lì, a lottare, a scioperare con i dipendenti e difendere i loro diritti”, prosegue Soumahoro.
La difesa della compagna
A Repubblica la compagna del deputato rivela che il suo errore è stato “non licenziarli prima” riferito ai 154 dipendenti che lavoravano nella cooperativa. “Quando ci siamo accorti che gli anticipi dello Stato arrivavano troppo tardi avrei dovuto avere il coraggio di farlo, ma li conosco da vent’anni e ho preferito aspettare”.
“Quel caso è stato gestito con troppa leggerezza, se l’avessi saputo non l’avrei permesso. Il mio compagno non ne era al corrente. La Karibu non è mia, contrariamente a quanto leggo sui giornali. Ci sono entrata alla fine del 2017 per dare una mano a mia madre con la riorganizzazione. Prima facevo la rappresentante della Presidenza del consiglio per l’Africa, con Prodi e Berlusconi” ha confessato Liliane Murekatete compagna di Soumahoro.
“La montagna di fango non seppellirà le mie idee, probabilmente riuscirete a seppellirmi fisicamente, ma non riuscirete mai a seppellire le nostre idee, le idee degli invisibili”, di “quel mondo che voi avete abbandonato”. “Io sono una persona integra, pulita”, rivendica il deputato dopo le accuse per l’inchiesta scattata dopo che all’Ispettorato del lavoro sono risultati 400 mila euro di stipendi arretrati.