Il Governo Sanchez, insediatosi dopo la sfiducia a Rajoy, prende corpo e segna una svolta storica. Undici dei 17 ministri sono donne. Il Premier: “Uguaglianza è priorità”.
MADRID – Il terremoto politico della Spagna che si è consumato lo scorso 1 agosto, ha portato alla nascita del Governo Sanchez al posto dello sfiduciato Mariano Rajoy. Il leader popolare ha sfidato il voto di sfiducia presentato dall’opposizione, uscendone sconfitto. Decisivo il Partito Nazionalista basco.
Svolta storica “rosa”
Il neonato esecutivo spagnolo segna subito una rivoluzione circa la sua composizione: “Per la prima volta dal ritorno della democrazia ci sono più donne che uomini. L’uguaglianza sarà una autentica priorità del governo“. Così ha dichiarato il leader socialista entrando per la prima volta alla Moncloa.
Il bel segnale mandato dal neonato governo di Sanchez è stato ripreso anche dalla stampa internazionale che ha concordato sul fatto che la politica sia di fronte a un evento storico, il tutto mentre in altri paesi si osannano esecutivi che inseriscono in organico quattro o cinque quote rosa quasi simboliche, quasi per propaganda e quieto vivere.
I nomi dei nuovi ministri
Ecco allora la lista completa dei ministri: vicepremier e ministro dell’Uguaglianza Carmen Calvo, alla Giustizia Dolores Delgado, alle Finanze Maria Jesus Montero, all’Economia Nadia Calvino, agli Esteri Josep Borrell, agli Interni Margarita Robles, alla Difesa Constantin Mendez, all’Amministrazione Territoriale Meritxell Batet, agli Investimenti José Luis Abalos, all’Educazione Isabel Celaá, alla Scienza e Università Pedro Duque, al Lavoro Magdalena Valerio, alla Sanità Carmen Monton e all’Ambiente Teresa Ribera, all’Industria Reyes Maroto e all’Agricoltura Luis Planas.
