L’Ue dà via libera ai paesi iberici per imporre il tetto al prezzo del gas.
Bruxelles ha dato il via libera alla proposta della Spagna e del Portogallo di fissare un tetto al prezzo del gas in tutta la penisola iberica. Questa soluzione per abbassare il costo delle bollette dell’elettricità è stata presa in considerazione anche dall’Italia. Secondo quanto annunciato dai ministri dell’Ambiente dei due Paesi, Teresa Ribera e Duarte Cordeiro, l’accordo politico prevede un prezzo massimo di 40 euro a megawattora, con una media di 50 euro nel periodo di applicazione del provvedimento che sarà di un anno.
Ora anche l’Italia chiede il prezzo fisso dopo il nullaosta di Bruxelles a Madrid e Lisbona. Oggi si terranno riunioni preparatorie per il doppio decreto: pacchetto energia e aiuti alle famiglie. Questi round di discussione potrebbero includere anche questa proposta sulla scia delle decisioni della penisola iberica. La nostra situazione però è molto diversa rispetto ai due paesi iberici perché questi ultimi contano molto sulle energie rinnovabili e sul gas liquido, grazie ai sette rigassificatori di cui dispongono.
L’Italia vuole seguire il modello di Spagna e Portogallo
Spagna e Portogallo quindi non dipendono dalla rete europea di gasdotti a differenza dell’Italia e di altri paesi che dipendono dall’import. L’Italia potrebbe riscontrare delle difficoltà ad imporre il tetto al prezzo del gas ma la discussione è aperta. Così come aveva dichiarato anche il premier olandese a questa proposta di Draghi. I paesi europei temono ripercussioni dalla Russia se si dovesse intraprendere questa strada.
L’Italia aveva già paventato questa alternativa che però era stata respinta appunto da Olanda ma anche Germania, Austria e Norvegia. Ma Di Maio non molla e riporterà la proposta a fine maggio davanti agli altri paesi membri. La proposta è quella di allargare il tetto del prezzo del gas a tutta Europa così da alleggerire il peso del caro bollette sulle famiglie e sulle imprese.