Matteo Salvini nel mirino delle opposizioni dopo la sparatoria a Napoli che ha portato al ferimento di una bambina di quattro anni. Renzi chiede le dimissioni.
Sparatoria a Napoli, Matteo Renzi vuole le dimissioni di Salvini. Nonostante i dati positivi sui crimini in Italia, diminuiti sensibilmente nei primi mesi del 2019 rispetto allo scorso anno, i recenti fatti di cronaca scatenano le polemiche nei confronti di Matteo Salvini.
Sparatoria a Napoli, Salvini nel mirino delle opposizioni
La sparatoria a Napoli, in cui è rimasta ferita una bambina di appena quattro anni, rappresenta al momento il caso più critico per il ministro dell’Interno, attaccato dagli avversari politici (oltre che da alcuni esponenti del Movimento Cinque Stelle).
Tra i più critici c’è sicuramente Matteo Renzi, il quale ha chiesto a gran voce le dimissioni di Salvini, accusato di occuparsi della propria campagna elettorale invece che della sicurezza del Paese.
Sicurezza, Matteo Renzi: Salvini ha il diritto di farsi selfie e di fare comizi tutto il giorno, ma a quel punto si dimetta
L’ex premier ha parlato ai suoi sostenitori con un video condiviso sui social network. Nel corso del suo intervento Matteo Renzi ha commentato i fatti di Napoli chiedendo le dimissioni di Matteo Salvini.
“C’è una bambina di quattro anni che è stata colpita dalla camorra in piazza. I nostri pensieri vanno innanzitutto a lei, alla sua famiglia, ai medici e agli infermieri che stanno facendo di tutto per salvarla. I nostri pensieri vanno a tutte le persone che combattono contro la camorra quotidianamente […] e proprio per questo noi politici dobbiamo dare il buon esempio.
Allora dico al ministro dell’Interno: caro Ministro Salvini, di fronte a un caso così grave il ministro dell’Interno non sta nelle piazze […] a contrastare le opposizioni politiche, ma va a Napoli a contrastare la camorra. Se Salvini vuole passare le giornate a farsi i selfie e a fare i comizi è un suo diritto, ma si dimetta dal Viminale e lasci che il governo nomini qualcuno che si interessi della sicurezza degli italiani e non delle pagliacciate in piazza”.