Texas, sparatoria in una scuola elementare: 21 morti

Texas, sparatoria in una scuola elementare: 21 morti

Un ragazzo di diciotto anni compie una strage in una scuola elementare del Texas. Il killer, Salvador Ramos, è stato ucciso.

Il fatto è accaduto in Texas, nella scuola elementare di Uvalde. A compiere la carneficina è stato un ragazzo di diciotto anni, Salvador Ramos, alunno nella scuola di Uvalde. Tra le 21 vittime, la maggior parte sono bambini ed anche 2 insegnanti. Il massacro è avvenuto a sangue freddo. Si tratta dell’ennesima sparatoria in America, che ne ha contato 200 soltanto all’inizio di questo 2022.

Il killer, Salvador Ramos, aveva soltanto diciotto anni. Frequentava un liceo situato nello stesso paese in cui si trova la scuola elementare dove ha compiuto la strage. Diciannove le vittime totali. Il giovane killer ha iniziato il massacro prendendo di mira bambini tra i 7 e i 10 anni.

La vicenda si è svolta in fretta. Il ragazzo avrebbe sparato prima a sua nonna, e poi avrebbe avuto un incidente di auto nei pressi della Robb Elementary School, in Texas. Sarebbe sceso munito di giubbotto antiproiettile e fucile sotto braccio, e sarebbe irrotto nell’edificio superando la guardia di due agenti.

Dentro la scuola, ha aperto il foco deliberatamente in alcune classi, uccidendo bambini e insegnanti. Ramos era uno studente liceale del paese. Si sa ancora poco su di lui, ma dall’analisi del suo telefono è emerso che poco prima della sparatoria, avrebbe contattato una sconosciuta scrivendole “sto per…” in riferimento al folle gesto che aveva intenzione di compiere. Le armi, due fucili, li avrebbe comprati lui stesso in occasione del suo diciottesimo compleanno.

L’appello sul buon senso nell’uso delle armi dei politici statunitensi

In questo momento si sono sollevate numerose polemiche sull’uso delle armi in America. Fin troppe le stragi a cui il Paese ha dovuto assistere. Joe Biden al Congresso fa un appello al buon senso e chiede un intervento sull’uso delle armi: “Possiamo e dobbiamo fare di più. È il momento di trasformare il dolore in azione e di affrontare la lobby delle armi”. In riferimento a quanto accaduto, il presidente americano Joe Biden dice di essere “stanco e arrabbiato”.

E continua: “Perché vogliamo vivere con questa carneficina? Perché continuiamo a consentire che questo accada? Per l’amor del cielo dov’è la nostra spina dorsale? Non venitemi a dire che non possiamo avere un impatto su queste carneficine”, conclude il presidente

Interviene anche la politica statunitense Kamala Harris: “Quando è troppo è troppo, ora bisogna agire”. Anche Obama fa riferimento all’azione delle lobby delle armi, in occasione della strage perpetuata nella scuola elementare: “Io e Michelle siamo a fianco delle famiglie di Uvalde. Ma siamo anche arrabbiati. Il nostro Paese è paralizzato non dalla paura, ma da una lobby delle armi e da un partito politico che non hanno mostrato alcuna volontà di agire per prevenire queste tragedie. È scaduto il tempo per agire, per qualsiasi tipo di azione”, conclude l’ormai ex presidente Obama.

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