Sparatoria in un centro commerciale Usa, tre morti 

Sparatoria in un centro commerciale Usa, tre morti 

Stati Uniti, sparatoria in un centro commerciale dell’Indiana: tre morti e due feriti. Tra questi, anche una ragazzina 12enne.

Ennesima sparatoria negli Stati Uniti. Il teatro del crimine stavolta è un centro commerciale situato nell’Indiana: due persone sono rimaste ferite nell’attentato, mentre il bilancio dei morti sale a tre. La conta delle sparatorie negli Usa, dall’inizio del 2022, è di 350 totali. 

A rendere nota la notizia della sparatoria nel centro commerciale situato in Indiana, il capo del dipartimento di polizia di Greenwood, Jim Ison. Il fatto è accaduto nella giornata di oggi, 18 luglio. Il killer, dell’età di 22 anni, è stato ucciso dagli agenti, nel tentativo di difendere i civili presi di mira.  

Secondo quanto emerso dalle prime dichiarazioni sulla vicenda, le vittime della sparatoria sono un maschio e quattro femmine. Una di loro era una ragazza di 12 anni, secondo quanto riferito dalla polizia locale. La giovane è stata condotta in ospedale dai suoi genitori, per aver riportato delle ferite lievi. Attualmente la ragazza si trova ricoverata in ospedale, ma sta bene. 

L’appello sul buon senso nell’uso delle armi dei politici statunitensi 

In questo momento si sono sollevate numerose polemiche sull’uso delle armi in America. Fin troppe le stragi a cui il Paese ha dovuto assistere. Joe Biden al Congresso fa un appello al buon senso e chiede un intervento sull’uso delle armi: “Possiamo e dobbiamo fare di più. È il momento di trasformare il dolore in azione e di affrontare la lobby delle armi”. In riferimento a quanto accaduto, il presidente americano Joe Biden dice di essere “stanco e arrabbiato”. 

E continua: “Perché vogliamo vivere con questa carneficina? Perché continuiamo a consentire che questo accada? Per l’amor del cielo dov’è la nostra spina dorsale? Non venitemi a dire che non possiamo avere un impatto su queste carneficine”, conclude il presidente. 

Interviene anche la politica statunitense Kamala Harris: “Quando è troppo è troppo, ora bisogna agire”. Anche Obama fa riferimento all’azione delle lobby delle armi: “Il nostro Paese è paralizzato non dalla paura, ma da una lobby delle armi e da un partito politico che non hanno mostrato alcuna volontà di agire per prevenire queste tragedie. È scaduto il tempo per agire, per qualsiasi tipo di azione”, conclude l’ormai ex presidente Obama. 

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