Seattle, sparatoria nella Chop zone. Morto un teenager

Seattle, sparatoria nella Chop zone. Morto un teenager

Seattle, sparatoria nella zona controllata dai manifestanti vicini al movimento Black Lives Matter. Morto un teenager, un altro ragazzo è grave.

Seattle, sparatoria nella zona occupata dai manifestanti che protestano contro l’uccisione di George Floyd. Il bilancio è di una vittima e un ferito. Entrambi giovani teenager

Seattle, sparatoria nella Chop zone

La sparatoria è avvenuta a Seattle, nella zona controllata dai manifestanti che protestano contro l’uccisione della morte di George Floyd da parte di un agente di polizia.

La vittima è un ragazzo di sedici anni. Un giovane di quattordici anni è ricoverato nel reparto di terapia intensiva.

Ambulanza

Le ricostruzioni

Stando alle prime ricostruzioni della vicenda, la sparatoria è avvenuta in prossimità di una delle barriere che delimitano la Chop zone. Gli inquirenti indagano per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti. Secondo alcune testimonianze riportate dai media statunitensi, a prestare i primi soccorsi sarebbero state alcune guardie armate private.

La Chop Zone di Seattle

La zona autogestita, la chop zone, nasce lo scorso 8 giugno in seguito alle proteste per l’uccisione di George Floyd. I manifestanti hanno preso il controllo di alcuni edifici della zona, presidiata proprio dai manifestanti. In questi giorni nella zona sono andati in scena spettacoli, eventi culturali e iniziative di vario tipo.

Purtroppo però negli ultimi giorni la zona si è macchiata di sangue. È diventata teatro di diversi scontri a fuoco. Dal 20 giugno si registrano almeno quattro sparatorie.

01/06/2020 Stati Uniti – proteste per la morte di George Floyd Imago//Image nella foto: proteste

La posizione di Donald Trump

Donald Trump, in aria di campagna elettorale, ha chiesto che la zona venga liberata dagli occupanti, mentre le autorità locali hanno optato per la via del dialogo.