Almeno tre feriti in una sparatoria all’ufficio ICE di Dallas: il sospetto si è tolto la vita. Le autorità indagano su un possibile cecchino.
Mentre Donald Trump parla di “età dell’oro per l’America”, una nuova sparatoria ha scosso un ufficio federale dell’ICE a Dallas, in Texas, dove almeno tre persone sono rimaste ferite. Secondo quanto riferito da funzionari delle forze dell’ordine, il sospetto si è tolto la vita con un colpo d’arma da fuoco autoinflitto. Le indagini sono in corso.

La terza sparatoria contro un ufficio ICE avvenuta nel 2025
Quella di mercoledì, secondo la CNN, è almeno la terza sparatoria avvenuta nel 2025 contro strutture dell’ICE o della Customs and Border Protection in Texas. Il 4 luglio, il Prairieland Detention Center, vicino a Fort Worth, è stato attaccato da un gruppo di assalitori in un’azione coordinata. Un agente di polizia locale è stato colpito al collo, ma è sopravvissuto. Più di una dozzina di persone sono state accusate per il loro presunto coinvolgimento.
Pochi giorni dopo, a McAllen, un uomo di 27 anni armato di fucile e in tenuta tattica è stato ucciso dalla polizia dopo aver aperto il fuoco contro una struttura della Border Patrol.
Almeno tre feriti a Dallas: si parla di un possibile cecchino
Il direttore ad interim dell’ICE, Todd Lyons, ha confermato alla CNN che “le informazioni preliminari parlano di un possibile cecchino“. A seguire, in un post di Noem si legge: “I dettagli stanno ancora emergendo, ma possiamo confermare che ci sono stati diversi feriti e vittime”.
Due funzionari delle forze dell’ordine con conoscenza diretta dell’accaduto hanno confermato che almeno due detenuti sono stati colpiti all’interno della struttura ICE. Il segretario della Sicurezza Interna, Kristi Noem, ha scritto su X: “I dettagli stanno ancora emergendo, ma possiamo confermare che ci sono stati diversi feriti e vittime“. Ha aggiunto che il movente dell’attacco resta sconosciuto. Le indagini, quindi, proseguono per chiare la dinamica della sparatoria.