Ieri sera si sono verificate diverse esplosioni e sparatorie nella zona nord del Kosovo, in un Comune abitato prevalentemente da serbi.
Situazione critica nella Repubblica del Kosovo, in zona nord, dove durante la serata di ieri, 10 dicembre 2022, si sono udite sparatorie ed esplosioni a Zvecan. Si tratta di uno dei quattro Comuni con abitanti prevalentemente serbi situato nella zona nord del Kosovo.
Nei Balcani la tensione interetnica è alle stelle. La notizia delle esplosioni di ieri sera è giunta attraverso un articolo del quotidiano belgradese Vecernje Novosti. Ancora non si conosce l’origine delle esplosioni in questione.
La vicenda
Stando a quanto riferito da Vecernje Novosti, si è verificata anche una sparatoria vicino a Zubin Potok. Anche questo è un Comune con una maggioranza di abitanti serbi situato nel nord del Kosovo. Secondo quanto appreso, la sparatoria è durata per circa quindici minuti.
Non si tratta di una situazione nuova. Già precedentemente si era appreso come nella zona nord del Kosovo ci sia una grande tensione interetnica. Già durante il primo pomeriggio di ieri si sono verificate le prime tensioni, in seguito alla protesta messa in atto da un gruppo di serbi.
Il fattore scatenante è l’arresto di un poliziotto serbo. In segno di protesta i manifestanti hanno eretto dei blocchi stradali e costruito delle barricate. Attualmente la polizia del Kosovo si sta occupando di tenere sotto controllo la situazione per scongiurare la possibilità di un’altra guerriglia interna.
Anche unità di Eulex, la missione civile europea, e pattuglie della Kfor, la Forza Nato in Kosovo, stanno operando per mantenere la situazione sotto controllo. In seguito alla sparatoria, durante la sera, il presidente serbo Aleksandar Vucic, è intervenuto in diretta televisiva. In questa occasione ha sottolineato le accuse al premier kosovaro Albin Kurti. L’operato di quest’ultimo sarebbe volto a peggiorare la situazione attuando la sua politica ostile ai serbi e di disprezzo del diritto internazionale.