Roberto Speranza ‘saluta’ con entusiasmo l’inizio della somministrazione del vaccino contro il Covid ma avverte: “La battaglia è ancora lunga”.
Il ministro della Salute Roberto Speranza è evidentemente soddisfatto per le prime somministrazioni del vaccino contro il Covid ma è consapevole che l’emergenza non è alle spalle, che durerà ancora mesi e che non sarà possibile abbassare la guardia. E allentare eccessivamente le misure di contenimento.
Covid, Speranza sul vaccino: “Un punto di svolta ma la battaglia è ancora lunga”
Roberto Speranza parla di “un punto di svolta” riferendosi all’arrivo del vaccino, ma ribadisce che per essere fuori dal tunnel dall’epidemia si dovranno vaccinare tra i 10 e i 15 milioni di italiani. Numeri importanti, considerevoli, che secondo le stime saranno raggiunti solo a primavera inoltrata. Per questo motivo fino a quando non sarà tagliato quel traguardo l’Italia dovrà continuare a fare i conti con tutte le misure e le restrizioni contro il contagio. E proprio per questo motivo dal 7 dicembre non ci sarà un liberi tutti o un generale rilassamento, ma con ogni probabilità si tornerà alla divisione in aree di rischio.
“È come se dopo una lunga notte, potessimo finalmente rivedere l’alba. Il mattino però – dobbiamo esserne consapevoli – è ancora lontano“, ha commentato il ministro della Salute Roberto Speranza ai microfoni de la Repubblica.
V-Day, il messaggio del premier Conte
Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha condiviso un messaggio sui social in occasione del 27 dicembre, il tanto atteso V-Day, quando sono state somministrate le prime dosi del vaccino in Italia.
“Oggi l’Italia si risveglia“, ha scritto il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. “Questa data ci rimarrà per sempre impressa. Iniziamo dagli operatori sanitari e dalle fasce più fragili per poi estendere a tutta la popolazione la possibilità di conseguire l’immunità“.