Non sempre l’attivazione della spia candelette è sintomatica di un’avaria: dipende dalle condizioni in cui si trova il motore dell’auto.
Le candelette sono un dispositivo presente sia sulle auto equipaggiate con motore diesel sia su quelle che montano un propulsore a benzina. Naturalmente, la loro funzione varia a seconda del tipo di alimentazione; in entrambi i sistemi di alimentazione, le candelette assolvono un ruolo di grande importanza nel processo di combustione del carburante.
Nei propulsori a benzina, si tratta di candele di accensione. Esse sono dotate di una coppia di elettrodi che serve ad innescare la combustione del carburante mentre in quelli a gasolio le candelette servono ad aumentare la camera di precombustione; in sintesi, nel primo caso sono determinanti per l’avviamento del motore mentre nel secondo svolgono una funzione ausiliaria (specie quando la temperatura è bassa).
Il corretto funzionamento delle candelette viene monitorato, nei modelli di auto di più moderna generazione, tramite la strumentazione di bordo ed in particolare per mezzo di un’apposita spia di segnalazione. Di seguito, vediamo come funziona la spia delle candelette dei motori a gasolio.
Spia candelette diesel: forma e collocazione
A prescindere dal tipo di motorizzazione, la spia delle candelette (se presente) trova posto all’interno del quadro della strumentazione, sia essa analogica o digitale. L’icona può avere due forme leggermente diverse:
- un filo a spirale con un doppio avvolgimento rivolto verso il basso;
- un riquadro rettangolare attraversato da una linea orizzontale a zig-zag.
Se l’auto è dotata di sola strumentazione digitale, la segnalazione può essere affidata ad un’icona visualizzata direttamente sullo schermo o sul display; in alternativa, la “spia” può essere rappresentata da un messaggio che indica un guasto o un malfunzionamento.
Spia candelette lampeggiante: cosa significa
Come detto, quando la spia delle candelette si accende non vuol dire che vi sia necessariamente un problema. Nei motori a gasolio, la spia si illumina sempre durante la fase di accensione del motore. Si tratta del normale funzionamento della spia e indica come le candelette stiano assolvendo la propria funzione correttamente. Una volta che il riscaldamento delle precamere di combustione ha innescato l’avviamento del motore, la spia – se non vi sono guasti o altri inconvenienti – dovrebbe spegnersi.
Qualora la spia rimanga accesa o inizi a lampeggiare anche con l’auto in marcia, vuol dire che l’impianto di riscaldamento delle camere di precombustione non funziona correttamente. Molto probabilmente, le candelette devono essere sottoposte a manutenzione o sono logore e quindi vanno sostituite.
Spia candelette accesa: le possibili cause
L’accensione della spia candelette preriscaldamento non è sempre riconducibile ad un guasto oppure ad un malfunzionamento. Di contro, se la segnalazione prosegue anche dopo la fase di accensione ed avviamento, la spia segnala un problema.
Il malfunzionamento del sistema di iniezione ed accensione, oltre ad un’attivazione anomala della spia, può essere segnalato anche da una serie di altri “sintomi” di vario genere:
- emissioni di fumo dal tubo di scarico, soprattutto se l’avviamento avviene a basse temperature;
- combustione particolarmente rumorosa;
- calo delle prestazioni del motore, anche “a caldo”;
- perdita di potenza ed aumento del consumo di carburante.
Questi segnali possono essere ricondotti a diverse problematiche; in particolare, si verificano quando le candelette sono molto usurate o sporche. Non va però esclusa la possibilità che l’attivazione anomala della spia sia dovuta ad un problema di natura esclusivamente elettronica (guasto ai cablaggi o anomalia nel software della centralina di controllo).
Cosa fare quando la spia delle candelette è accesa (o lampeggia)
Quando ci si trova di fronte alla spia accesa delle candelette, bisogna valutare il contesto generale prima di valutare contromisure.
Va tenuto presente come, in generale, le candelette dei motori a gasolio abbiano una durata piuttosto elevata, stimabile tra gli 80mila e i 100mila chilometri. Naturalmente, alcuni fattori come il sistema di iniezione, l’utilizzo della vettura, il chilometraggio e la qualità (oltre che la regolarità) della manutenzione.
Detto ciò, se l’attivazione della spia è isolata rispetto ad altri sintomi (come quelli sopra descritti) e l’auto è relativamente “giovane” e ben tenuta, è probabile che si renda necessaria una diagnosi elettronica con il tester.
Più in generale, se si accende (o resta accesa) la spia candelette in marcia è bene rivolgersi ad un’officina meccanica, affinché sia una figura specializzata a svolgere le verifiche necessarie per individuare correttamente il problema e gli interventi da effettuare per ripristinare la corretta funzionalità dell’intero impianto.
Le opzioni, se il problema è di natura meccanica, sono sostanzialmente due: la pulizia o la sostituzione dei dispositivi. Nel primo caso, l’intervento di manutenzione può essere fatto anche in prima persona, se si è in possesso di una buona manualità e di tutto il necessario per effettuare un’accurata pulitura. Il problema principale, quando si propende per il fai da te, è lo smontaggio dei dispositivi che può risultare particolarmente ostico se le candelette sono collocate in una posizione non facilmente raggiungibile.
Se è necessario procedere alla sostituzione, è bene rivolgersi ad un meccanico. La spesa da sostenere si aggira tra i 100 ed i 150 euro, che includono sia il prezzo delle componenti nuove sia la manodopera (nella maggior parte dei casi, le candelette vengono sostituite tutte assieme e non singolarmente). Un intervento professionale è auspicabile perché le candelette non sono tutte uguali, quindi è necessario montare un modello compatibile con la motorizzazione della vettura per evitare scompensi.
La manutenzione delle candelette
Per cercare di limitare l’usura delle candelette è necessario effettuare con regolarità la necessaria manutenzione. Il tagliando annuale è l’occasione ideale per far controllare la capacità di funzionamento dei dispositivi di preriscaldamento, anche in assenza di evidenti “sintomi” di avaria o malfunzionamento. In tal caso, i costi di una eventuale pulizia o sostituzione possono essere assorbiti dal preventivo complessivo del tagliando.
In aggiunta, è consigliabile verificare – in prima persona o da un elettratuto – la resistenza elettrica delle candelette. Il test viene effettuato per mezzo di un apposito dispositivo, il multimetro. Questa operazione andrebbe svolta regolarmente, anche più volte l’anno, soprattutto durante i mesi più freddi, per assicurarsi che le candelette siano in grado di supportare il processo di accensione del carburante.