Un 43enne è stato arrestato a Bologna con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale, ai danni della moglie.
Per anni la vittima ha subito insulti, minacce, strangolamenti e violenze sessuali. Ma adesso, finalmente, l’incubo sembra essere finito. Si tratta di un caso di violenza domestica avvenuta a Bologna, dove un uomo di 43 anni, originario del Bangladesh, è stato arrestato con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e abusi contro la moglie. Il motivo sarebbe stato sempre quello di voler diventare più occidentale.
Un decennio di terrore e violenza
La donna, sposata con l’uomo da circa 10 anni e madre di una figlia, ha raccontato ai carabinieri che suo marito tornava spesso a casa ubriaco e che, anche davanti alla figlia, la insultava e minacciava pesantemente.
La vittima ha subito tentativi di strangolamento e ben otto violenze sessuali. Una situazione da incubo da cui la donna aveva paura anche a fuggire, a causa delle continue minacce subite: l’uomo infatti, l’avrebbe anche ustionata con l’accendino, per impedirle di raccontare una violenza sessuale, per cui la moglie avrebbe voluto farsi medicare.
L’arresto dell’aguzzino
Solo una volta, la vittima è riuscita a recarsi in ospedale, accompagnata dallo stesso 43enne, che aveva spiegato ai medici le ferite della moglie giustificandole con una brutta caduta. Sul corpo della donna c’erano contusioni alla schiena, dovute in realtà ai pugni subiti dal marito.
Quando la vittima è finalmente riuscita a denunciare gli abusi subiti, i carabinieri della stazione Navile avevano informato la Procura che per tutelare la donna e la figlia aveva disposto di procedere con l’attivazione del cosiddetto Codice Rosso. Il 43enne è stato quindi arrestato per maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale.