Toyota ma non solo: ecco perché gli sponsor ‘hanno paura’ delle Olimpiadi

Toyota ma non solo: ecco perché gli sponsor ‘hanno paura’ delle Olimpiadi

Olimpiadi, Covid e polemiche: gli sponsor si tirano indietro o valutano nuove strategie.

La Toyota, sponsor di spicco, ha deciso di lasciare le Olimpiadi: la casa automobilistica ha reso noto che non intende trasmettere spot pubblicitari durante i Giochi. La comunicazione è arrivata dopo che sono stati rintracciati diversi casi di Covid all’interno del villaggio olimpico.

Toyota lascia i Giochi

Quello della Toyota è un passo indietro clamoroso. Non solo la casa automobilistica non trasmetterà messaggi pubblicitari ma il numero uno Akio Toyoda non prenderà parte alla cerimonia di apertura del 23 luglio. On poche parole la Toyota non vuole essere accostata alla competizione. Una scelta che potrebbe sembrare folle ma che potrebbe essere vincente. Va detto che comunque la Toyota continuerà ad assistere come da accordi gli atleti e i team sponsorizzati. Inoltre le auto Toyota restano a disposizione degli organizzatori degli eventi. Come da accordi.

Fonte foto: https://www.facebook.com/pg/TOYOTA.Global

Perché gli sponsor lasciano le Olimpiadi

I grandi marchi temono che queste Olimpiadi possano trasformarsi presto in un prodotto negativo. Il primo dubbio è legato alla diffusione del Covid. In molti credono che gli organizzatori non riusciranno a gestire l’emergenza e che potrebbero assumere decisioni impopolari o almeno discutibili per non interrompere lo svolgimento delle Olimpiadi. Non solo. Molte società hanno deciso di prendere le distanze dai Giochi per le polemiche interne. A pochi giorni dalla cerimonia di apertura dei Giochi proseguono le manifestazioni di chi chiede che le Olimpiadi non prendano il via. C’è anche un altro aspetto che sta spingendo gli sponsor via dalla manifestazione, ossia il fatto che le gare si disputeranno a porte chiuse, in assenza di pubblico. E l’assenza di pubblico comporta ovviamente un danno economico per gli sponsor.

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