La partita sulle presidenze delle Camere rimane aperta, dopo il no del Movimento 5 stelle e del Pd al candidato di Fi Romani.
Continua lo stallo politico sulla presidenza delle Camere. Secondo quanto riferito da Repubblica, è previsto un nuovo incontro tra i capigruppo delle forze politiche, al culmine di una giornata di grandi discussioni, scossa dal ‘no’ del Movimento 5 stelle e del Pd alla figura di Paolo Romani, proposta dalla coalizione di centrodestra.
Romani era stato scelto da Salvini, Berlusconi e Meloni per la presidenza del Senato dopo un vertice tenuto a palazzo Grazioli. Ad opporsi alla sua figura sono stati però gli esponenti ortodossi del M5s.
Presidenze camere, è stallo
Il nuovo giro di incontri per cercare di uscire dall’impasse è stato proposto da Luigi Di Maio, che su Facebook ha postato: “Nelle ultime ore notiamo che ci sono difficoltà. Il Pd si è rifiutato di partecipare al tavolo di concertazione proposto dal centrodestra, e lo stesso centrodestra continua a proporre la candidatura di Romani, che per noi è invotabile. Per questa ragione proponiamo un nuovo incontro tra i capigruppo di tutte le forze politiche“.
Presidenza camere, Salvini: “Disposto a fare tavoli e tavoletti“
Anche il leader della Lega, Salvini, è particolarmente attivo per cercare una soluzione allo stallo: “Sono disposto a fare anche tavoli e tavoletti. Chiaramente poi a quel tavolo le nostre idee le portiamo. Non faccio nomi, ma che una Camera vada al centrodestra è ovvio“.
Si trincera su una posizione d’attesa invece il Pd, che attraverso Rosato fa sapere: “Se si riparte da zero andiamo volentieri. Ma se hanno già deciso che una Camera va ai Cinque stelle e l’altra al centrodestra non chiedano a noi di fare l’arbitro“.