Il premier britannico Keir Starmer ha parlato in apertura del vertice dei Volenterosi spiegando la situazione su Ucraina e Russia.
Non solo le sanzioni di Trump sul petrolio russo. Adesso anche i Volenterosi vogliono mettere pressione a Vladimir Putin per quanto riguarda la guerra in Ucraina. Ad affermarlo è stato remier britannico Keir Starmer che ha parlato in apertura proprio del vertice dei Volenterosi spiegando la situazione di Ucraina e Russia.

Starmer: “Mettere pressione a Putin”
“È il momento della massima pressione, perché è l’unico modo per far cambiare idea a Putin, portarlo al tavolo e fermare le uccisioni”, ha affermato il premier inglese Keir Starmer in apertura del vertice dei Volenterosi. “Siamo uniti come coalizione dei Volenterosi, insieme al presidente Trump, nel chiedere la fine dello spargimento di sangue”, ha detto sottolineando che “tutti concordiamo sul fatto che i combattimenti devono cessare e che i negoziati devono partire dalla linea di contatto attuale”.
Starmer ha anche indicato quelle che dovrebbero essere le priorità dei prossimi due mesi: dalla rimozione del petrolio e del gas russi dal mercato globale, fino allo sblocco dei beni sovrani di Mosca per finanziare la difesa ucraina oltre al rafforzamento della difesa aerea e delle infrastrutture energetiche di Kiev.
Zelensky commenta il vertice a Bruxelles
Strettamente collegato alla situazione dei Volenterosi, ecco che anche il leader ucraino Zelensky è intervenuto sui social dicendosi soddisfatto del vertice Ue a Bruxelles che si è concluso con “buoni risultati”, mentre “tutti sono stanchi degli inganni di Mosca”. Il numero uno ha aggiunto: “L’Unione Europea ha assicurato che l’assistenza finanziaria all’Ucraina sarà mantenuta non solo l’anno prossimo, ma anche nel 2027: si tratta di un’importante decisione unanime”. Tra gli altri dettagli citati da Zelensky, ecco che tra i risultati positivi citati, il numero uno ucraino ha spiegato di aver “ottenuto il sostegno politico per quanto riguarda i beni russi congelati e il loro massimo utilizzo per difendersi dall’aggressione russa, la Commissione europea definirà tutti i dettagli necessari”.