Espulsi 10 diplomatici russi dagli Stati Uniti. Mosca convoca l’ambasciatore americano.
WASHINGTON (STATI UNITI) – Alta tensione tra Usa e Russia. 10 diplomatici russi sono stati espulsi dagli Stati Uniti per le interferenze nelle presidenziali a favore di Donald Trump. Una misura fortemente criticata da Mosca. Il Cremlino, come riportato dall’Ansa, hanno convocato l’ambasciatore americano per chiedere delle spiegazioni.
Una misura condivisa con Ue, Gran Bretagna, Canada e Australia che, insieme alla Casa Bianca, hanno anche sanzionati 8 individui legati all’occupazione russa in crimea.
Il pugno duro degli Stati Uniti
Nessuno sconto a Mosca da parte degli Stati Uniti. Nell’ordinanza di espulsione è stato precisato come i diplomatici sono “una minaccia inusuale e straordinaria alla sicurezza nazionale, alla politica estera e all’economia degli Stati Uniti”. Un provvedimento che rischia di complicare i rapporti tra Usa e Russia.
Dopo la decisione presa da Joe Biden, il Cremlino ha subito convocato l’ambasciatore per capire i motivi di questa decisione e preannunciando una rappresaglia. I diplomatici si sono messi al lavoro per ricucire lo strappo, ma non sarà per nulla semplice. Mosca, infatti, non sembra essere intenzionato a fare passi indietro e lo stesso vale anche per Washington.
Russia e Turchia ‘isolate’
Russia e Turchia sempre più nel mirino degli Stati Europei e della Casa Bianca. L’espulsione di diplomatici sovietici dagli Stati Uniti e turchi dall’Italia ha aperto la strada ad una crisi diplomatica non semplice da ricucire. Nei prossimi giorni si cercherà di ridurre la distanza che si è creata, ma c’è bisogno di un passo indietro da parte di uno dei leader per poter riaprire ai dialoghi.
Un quadro mondiale molto critico. Turchia e Russia sono pronte a reagire alle decisioni di Roma e Washington. Una situazione molto complicata e non semplice da risolvere in poco tempo. E i prossimi giorni saranno fondamentali per cercare di riaprire il dialogo tra le diplomazie.