Un uomo presumibilmente armato con un cartello accusatorio viene fermato vicino alla casa del presidente Joe Biden in Delaware.
Un recente incidente di sicurezza ha sollevato preoccupazioni riguardo alla sicurezza del presidente degli Stati Uniti, Joe Biden. Un uomo, presumibilmente armato, è stato fermato mentre si avvicinava all’abitazione di Biden in Delaware.
Dettagli dell’incidente
Mentre il presidente si preparava a partire per Washington e successivamente per New York, un individuo con un vistoso gilet giallo fluorescente è stato intercettato dal Secret Service. L’uomo aveva con sé una pistola nella fondina e un cartello che recitava: “I Biden sono criminali, 20 società di comodo?! Dov’è il portatile?“. Questo riferimento chiaro alle inchieste sul figlio di Biden, Hunter, ha sollevato ulteriori domande sulla natura dell’incidente.
La risposta del Secret service
Il Secret Service ha prontamente reagito, seguendo l’uomo e allontanandolo dalla proprietà. In una dichiarazione successiva, hanno affermato che l’individuo “stava esercitando i suoi diritti costituzionali e non rappresentava una minaccia“. Tuttavia, non sono state rilasciate dichiarazioni riguardo alla pistola che l’uomo aveva con sé.
Questo non è il primo incidente di sicurezza che ha coinvolto leader degli Stati Uniti. Nel passato, ci sono stati diversi episodi in cui intrusi sono riusciti a superare le misure di sicurezza e avvicinarsi ai presidenti.
Ad esempio, durante la presidenza di Barack Obama, un uomo di nome Joseph Caputo è riuscito a saltare il recinto della Casa Bianca. Allo stesso modo, durante la presidenza di Donald Trump, un intruso è riuscito a entrare nel parco della Casa Bianca e rimanere lì per oltre 16 minuti prima di essere arrestato.
La sicurezza dei leader mondiali è di fondamentale importanza. Incidenti come questi sollevano domande sulla robustezza delle misure di sicurezza in atto e sulla necessità di rafforzare ulteriormente le protezioni per garantire la sicurezza dei leader e delle loro famiglie.