Stati Uniti, scatta il piano di Trump contro l'immigrazione irregolare
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Direttore: Alessandro Plateroti

Stati Uniti, raid della polizia contro immigrati irregolari. E Trump attacca Ocasio-Cortez

Le operazioni dell’Ice voluti tra Trump sono scattate in varie città degli Stati Uniti. Nel mirino duemila immigrati irregolari. Il tycoon prende di mira la Ocasio-Cortez.

Negli Stati Uniti è in corso l’operazione contro l’immigrazione irregolare. I raid, fortemente voluti da Donald Trump, sono scattati ad Atlanta, Baltimora, Chicago, Denver, Houston, Los Angeles, Miami, New York e San Francisco. New Orleans, inizialmente nella lista delle autorità, è risparmiata a causa della tempesta tropicale ‘Barry’. Gli agenti della Immigrations and Customs Enforcement (Ice) sono alla ricerca di circa duemila persone senza documenti legali, arrivate di recente negli Usa.

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Migranti Messico
Fonte foto: https://twitter.com/AB_BRIMPN9

Proteste in piazza negli Stati Uniti

Nelle metropoli degli Stati Uniti interessate dalle operazioni dell’Ice, la tensione è molto alta: i sindaci illustrano agli immigrati sui social media e con cartelli affissi in strada i loro diritti e assicurano di essere pronti a intervenire a loro sostegno contro i raid voluti da Donald Trump. A New York e Chicago migliaia in strada per manifestazioni di protesta: “L’Ice va abolito” è uno degli striscioni agitati durante una manifestazione nel Queens, quartiere a alta densità di stranieri.

L’attacco di Trump alla Ocasio-Cortez

Nel frattempo, Trump va all’attacco, scagliandosi in particolare contro Alexandra Ocasio-Cortez, astro nascente del Partito Democratico. In un post su twitter, il presidente degli Stati Uniti ha scritto: “Prima di criticare le politiche portate avanti negli Usa tornino nei posti corrotti e infestati dal crimine da cui sono venute… e aiutare a sistemare le cose nei Paesi di origine i cui governi sono una totale catastrofe, il peggio che esiste al mondo, invece di criticare la più grande e potente nazione sulla terra“.
A stretto giro di posta, la replica della 29enne deputata del Bronx: “Trump è arrabbiato perché non accetta un paese che possa includere anche noi, non accetta che l’America ci ha eletto e che non abbiamo paura di lui“.

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ultimo aggiornamento: 14 Luglio 2019 23:04

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