Stati Uniti, arrestato Steve Bannon per frode. Il 66enne è stato lo stratega della campagna elettorale di Donald Trump.
NEW YORK (STATI UNITI) – Stati Uniti, Steve Bannon arrestato per frode. La Procura di New York ha emesso un mandato di custodia cautelare nei confronti di uno dei protagonisti della campagna elettorale di Donald Trump nel 2016.
Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, il 66enne è accusato di aver ricevuto un milione di dollari attraverso una raccolta di fondi on-line dal nome We build the wall per la creazione del muro anti-migranti. Parte di questi soldi sarebbe stata utilizzata per spese personale.
Chi è Steve Bannon
Nato nel 1953 in Virginia, Steve Bannon è stato l’arma vincente della campagna elettorale di Donald Trump nel 2016. Un successo dovuto alla trategia del 66enne che sin da subito aveva messo le cose in chiaro: “Sono un leninista – le sue parole – Lenin voleva distruggere lo Stato, io lo stesso. Voglio demolire l’estabilishment attuale“.
Una strategia che ha dato i suoi frutti tanto che Donald Trump lo aveva incluso nel consiglio di sicurezza nazionale. Ruolo ricoperto fino all’aprile del 2017 quando la Casa Bianca lo ha rimosso da questo incarico. Ora l’arresto per frode arrivato a poco meno di tre mesi dalle elezioni negli Stati Uniti.
La causa con Roma
Tra le diverse azioni legali in corso per Steve Bannon c’è anche una in Italia. In particolare, quella con il ministero dei Beni Culturali riguardante l’apertura di un centro studi dedicato alla nuova destra. Un progetto che vedeva come luogo prescelto l’abbazia benedettina di Trisulti, nel Lazio.
Il Dicastero, attualmente guidato da Dario Franceschini, in un primo momento aveva concesso l’autorizzazione per poi fare un passo indietro. Da qui i diversi ricorsi che hanno visto il Tar dare ragione a Steve Bannon. La vicenda, però, non è chiusa visto che c’è stato un ricorso al Consiglio di Stato.
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