Il sindaco di Terni era finito al centro di una polemica per aver cercato di aggredire due consiglieri comunali: ora vuole Palazzo Chigi.
“Vorrebbero in tanti che lasciassi la politica, ho ricevuto anche minacce di morte. E io invece non lascio“: queste le parole di Stefano Bandecchi, il sindaco di Terni colpito da una tremenda bufera dopo che, durante un assemblea, aveva tentato di aggreddire fisicamente due consiglieri comunali.
Il primo cittadino non solo ha affermato di non voler chiudere con il mondo della politica ma anche specificato al Corriere della Sera che “l’anno prossimo con la mia lista di Alternativa popolare, il partito che ho riportato in vita fondato da Angelino Alfano, correremo alle Europee“.
L’attacco ai consiglieri
“Mi accusano di essere manesco – ha commentato Bandecchi -. Dicono che Palazzo Spada, la sede del Consiglio comunale, ormai è diventato il Madison square garden, un ring, ogni giorno una rissa. Ma io lo faccio solo per difendermi“. Il primo cittadino di Terni è stato denunciato dai due consiglieri ma lui ha specificato di averli denunciati a sua volta.
Bandecchi al governo?
Per descrivere il suo schieramento politico, nonostante la violenza manifestata durante l’ultimo Consiglio comunale, ha raccontato: “Mio padre era un camionista comunista, mia madre una massaia, mai indossata una camicia nera, la preferisco bianca“.
Il suo intervento sul Corriere si conclude con una promessa davvero importante: “Io non devo nascondermi, ho fatto sempre tutto alla luce del sole. In vita mia ho finanziato un sacco di gente: da Di Maio ad Alemanno. Ho votato per i Radicali e una volta pure per i Ds. Ma resto centrista e tra 4 anni e mezzo sarò a Palazzo Chigi“.