Stefano Cucchi, il giudice: “Versione confezionata”

Stefano Cucchi, il giudice: “Versione confezionata”

Il giudice incaricato di seguire il caso di Stefano Cucchi, nelle scorse ore, ha reso note le motivazioni a sostegno della sua sentenza.

Durante le scorse ore, la Corte ha reso nota la motivazione della sentenza emessa per il caso della morte di Stefano Cucchi. La sentenza in questione è datata aprile 2021, ma Roberto Nespeca, il giudice che attualmente sta seguendo il caso, ha reso note solamente ora le motivazioni che lo hanno portato alla scelta di accusare di depistaggio gli 8 carabinieri.

Ilaria Cucchi

Nella sentenza in questione si legge: “La versione ufficiale dell’Arma dei Carabinieri sulla morte di Stefano Cucchi” era “confezionata escludendo ogni possibile coinvolgimento dei militari”. Secondo il giudice nel caso si è verificato un vero e proprio depistaggio, nel tentativo di non compromettere “l’immagine e la carriera dei vertici territoriali e, in particolare, del comandante del Gruppo Roma, Alessandro Casarsa”.

Durante il processo a Casara, era stato indicato come colpevole per quanto accaduto a Stefano Cucchi. Invece secondo il giudice si sarebbe trattato di “un’attività di sviamento posta in essere nell’immediatezza della morte di Stefano Cucchi. Volta ad allontanare i sospetti che ricadevano sui carabinieri”.

La precedente sentenza continua spiegando che “le ulteriori condotte nel 2015” erano solamente “finalizzate a celare quelle di falso risalenti al 2009”, mentre “i fatti risalenti al 2018, nel corso del dibattimento del cosiddetto Cucchi bis, avevano lo scopo di svilire la credibilità di Riccardo Casamassima, teste rilevante” dell’accusa.

La vicenda

La vicenda della morte di Stefano Cucchi risale alla notte tra il 15 e il 16 ottobre del 2009. Stefano venne portato in caserma dai carabinieri con l’accusa di possesso di sostanze stupefacenti. Una volta giunto in centrale, dopo la perquisizione il giovane è stato vittima di percosse da parte dei carabinieri. A causa della gravità delle ferite infertegli, Stefano è morto mentre si trovava in carcere, a distanza di una settimana dal pestaggio.

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