Milan-Pioli, senza Europa sarà rescissione

Milan-Pioli, senza Europa sarà rescissione

Sul contratto firmato dal tecnico emiliano c’è una precisa clausola che consente al club di rescindere il contratto già in estate.

Milan, Stefano Pioli ha cominciato la sua avventura sulla panchina rossonera. Nel corso della conferenza stampa di presentazione, svoltasi nella sede milanista di via Aldo Rossi, il coach emiliano ha parlato di obiettivi definendo possibile il raggiungimento del quarto posto, quindi la qualificazione alla prossima edizione della Champions League.

Insomma, l’ex Fiorentina è fiducioso e guarda con ottimismo al proseguo di una stagione partita malissimo per il Milan sotto la gestione di Marco Giampaolo (poi esonerato). L’Europa sarà fondamentale per il futuro del nuovo allenatore. Secondo quanto riferito dal Corriere della Sera, infatti, nel contratto biennale da 1.5 milioni a stagione firmato da Stefano Pioli non c’è solamente il bonus da 500mila euro che scatterà in caso di pass europeo (non per forza Champions).

Nell’accordo stipulato con i vertici rossoneri è presente anche una clausola che permetterà al club di rescindere con il tecnico in caso di mancato approdo nelle competizioni europee. Insomma, non una semplice possibilità – come si pensava inizialmente – ma una vera e propria opzione scritta e sottoscritta che consentirebbe al Milan di salutare il mister senza dover pagare il restante costo dell’ingaggio.

Fonte foto: https://www.facebook.com/ACFFiorentina/

Stefano Pioli: “Milan, lotteremo per la Champions”

Stefani Pioli, dunque, dovrà sgomitare e faticare parecchio per meritarsi la conferma. La strada – manco a dirlo! – è in salita. Basta dare un’occhiata alla classifica per rendersi conto della situazione. È vero, il quarto posto Champions è distante appena quattro punti, ma davanti sembrano esserci squadre molto più organizzate e – almeno per il momento – competitive.

Non sarà certo una passeggiata, ma bisogna tentare. E crederci, soprattutto. Perché il Milan non sarà uno squadrone, ma è molto meglio – dicono Maldini e Boban – di quello visto fin qui.

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