Il mitico ex storico portiere Stefano Tacconi è tornato a parlare della sua salute dopo l’ictus e il coma e non solo. Ecco come sta.
Nel 2022 è stato colpito da un aneurisma cerebrale e il percorso per rimettersi in piedi è stato decisamente complicato. Eppure, Stefano Tacconi ce l’ha fatta e in queste ore, a Repubblica, ha dato alcuni curiosi aggiornamenti sulla sua salute ammettendo che di quel periodo, in particolare dell’ictus in sé e del coma vissuto, non ricordi quasi nulla.

Stefano Tacconi: la vita dopo l’ictus
Nel corso di una bella intervista a tuttotondo rilasciata a Repubblica, Stefano Tacconi ha parlato del suo momento attuale, decisamente in ripresa dopo quanto vissuto nell’aprile 2022 quando un aneurisma cerebrale lo aveva colpito all’improvviso portandolo poi al coma. “Come sto? Meglio, ormai siamo arrivati a due sole sedute di fisioterapia a settimana”, ha raccontato.
E ancora: “Dell’ictus e del coma non ricordo quasi niente, ho vinto un’altra partita ai rigori o almeno spero. Prossimo obiettivo: fare a meno del bastone. Mi ha preso in giro anche Platini”, ha detto ancora l’ex portiere della Juventus raccontando un simpatico aneddoto legato al suo ex compagno di squadra ai tempi della Vecchia Signora. “Qualche giorno fa ci siamo ritrovati alla Continassa, noi bianconeri dell’85, per una foto davanti al monumento ai caduti dell’Heysel. Quando Michel ha visto arrivare me, Cabrini e Brio, tutti col bastone perché Antonio e Sergio si sono appena fatti operare alle ginocchia, ha detto: ‘Ragazzi, che squadra di m…a, ma come abbiamo fatto a vincere tutto con questi qua?'”.
Il calcio attuale e la mancanza
Nel corso dell’intervista Tacconi ha snobbato il calcio di oggi: “Una noia mortale: quest’anno mi sono divertito solo con Juve-Inter, ero pure allo stadio”. Eppure, quando gli si domanda cosa gli manchi davvero, il calcio torna protagonista: “Salire sul pullman per lo stadio, l’adrenalina di quei momenti. E poi un bicchiere di vino e una sigaretta come si deve”, ha risposto l’ex portiere.